venerdì 31 ottobre 2008

Cassazione, sì al licenziamento di chi "timbra" ma non è in ufficio - economia - Repubblica.it

Confermata l'espulsione da un'azienda di un'impiegatache aveva fatto convalidare da un'altra il suo cartellino
La sentenza ha considerato la "lesione dei doveri di lealtà"anche se ai datori di lavoro non deriva un danno economico
ROMA - Perde il posto di lavoro il dipendente che fa timbrare il cartellino da un collega, alterando così la certificazione delle presenze. Questa la linea dura scelta dalla Cassazione che giustifica il licenziamento di un impiegato in un caso del genere, anche se all'azienda non deriva "un danno economico". L'espulsione dell'impiegato è motivata dalla "lesione dei doveri di lealtà" da parte del dipendente nei confronti dell'azienda. In questo modo la sezione Lavoro della Suprema Corte, con la sentenza numero 26239, ha confermato il licenziamento di Cristina C., dipendente presso la clinica "Villa Iris" di Torino che, in ritardo sull'orario di ingresso al lavoro, si era fatta firmare il cartellino da una collega. Immediato il licenziamento disciplinare da parte della clinica nel maggio del 2003. Il provvedimento era stato convalidato dal Tribunale di Torino e dalla Corte d'Appello del capoluogo piemontese, nel luglio del 2005. Inutilmente la difesa aveva tentato di ottenere una sanzione minore, sottolineando che "non c'è stato danno economico per l'azienda" dal momento che la dipendente si era comunque presentata al lavoro, sebbene con un po' di ritardo. La Suprema Corte, con la sentenza 26239, ha invece sottolineato che quello del "danno economico" è soltanto uno dei criteri che giustifica il licenziamento. Un altro motivo è "la violazione dei doveri di lealtà" da parte del lavoratore. In questo senso, scrivono i giudici del Palazzaccio, "la decisione dei magistrati di merito appare logica e coerente perché motivata con la lesione del vincolo fiduciario indipendentemente dal danno economico per la società". La Cassazione conclude sottolineando che timbrare il cartellino al posto di un collega "è un comportamento grave" che giustifica il licenziamento.
(31 ottobre 2008)

giovedì 30 ottobre 2008

Cassazione: no all'assegnazione del lavoratore a mansioni più elementari anche se equivalenti

Da Studio Cataldiportale di informazione giuridica
Cassazione: no all'assegnazione del lavoratore a mansioni più elementari anche se equivalenti
La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione (Sent. 24293/2008) chiamata a decidere sul caso di un presunto illegittimo spostamento di un lavoratore all'interno dell'azienda...

Agenzia delle Entrate: riorganizzazione o smantellamento?

Lo tsunami Brunetta si abbatte anche sull’Agenzia delle Entrate.
Un comunicato dei COBAS Pubblico Impiego - Finanze e Agenzie Fiscali -
Agenzia delle Entrate: riorganizzazione o smantellamento

COMUNE DI PALERMO - SPALLITTA: NO AD UNA SECONDA APCOA

COMUNICATO STAMPASPALLITTA
No ad una seconda APCOA Nadia Spallitta, consigliere del gruppo Un’Altra Storia e componente della commissione urbanistica – ha dichiarato:
"uffici della delibera relativa al parcheggio di piazza Unità d’Italia, affinché la stessa venga rielaborata e resa conforme al PRUSST già approvato sia dal Ministero che dal Consiglio Comunale. Infatti, nella proposta iniziale della Siageco e nel progetto approvato all’interno del PRUSST, non era in nessun modo prevista la concessione gratuita di 2.700 stalli a favore della società Siageco che intende realizzare il parcheggio sotterraneo. Non si comprende, pertanto,come in una delibera che dovrebbe solo ratificare il PRUSST venga introdotta una modifica radicale che stravolge la valutazione economica e finanziaria che aveva fatto ritenere vantaggiosa l’offerta del privato, né in quale sede questa variazione sia stata prevista. Se questa delibera dovesse andare avanti, ci sarebbe un enorme danno economico per il Comune, unimprovviso impoverimento dell’AMAT e un incredibile vantaggio economico per il privato (si pensi alle entrate giornaliere moltiplicate per 2.700 stalli) senza che dalla delibera emerga quale sia il corrispondente e adeguato interesse pubblico che si persegue. Si consideri poi che, sotto il profilo della legittimità, la delibera contrasta con il divieto di istituire stalli senza il piano urbano del traffico e senza la creazione di altrettanti parcheggi gratuiti che la stessa non prevede. E’ singolare, inoltre, che la società privata cerchi di condizionare le libere valutazioni politiche e le scelte dei consiglieri minacciandoli con azioni risarcitorie, fatto gravissimo che ci riserviamo di sottoporre all’attenzione della magistratura. Ritengo, infine, che al di là delle dichiarazioni, anche all’interno della maggioranza non emerga una posizione unitaria e ci sia qualche difficoltà ad assumersi le responsabilità conseguenti all’adozione di questo atto"
Palermo, 30 ottobre 2008
Nadia Spallitta – gruppo Un’Altra Storia

mercoledì 29 ottobre 2008

Circolare legge 133/08 - Provincia di Roma

Dopo una prima fase di zelo delirante, l’Amm.ne Provinciale di Roma ha emanato la circolare inerente la legge n.133/2008, ove sono stati recepiti i rilievi avanzati dai COBAS. Pur permanendo alcune perplessità (Indennità di Comparto), anche perché l’elenco delle voci componenti il salario accessorio, è stato fatto sulla base di un parere ARAN, che come si sa, è controparte ed organo negoziale, è stato meglio definita la non decurtabilità della produttività con meccanismo di automaticità. Infine non finisce di stupire l’ignoranza dei dirigenti in materia di Contratti Nazionali, laddove si considera novellata la norma dell’obbligo della richiesta della visita fiscale sin dal primo giorno di malattia.
Circolare assenze personale non dirigente
Saluti, Roberto Giuliani
Cobas P.I. Enti Locali Roma

SPALLITTA: no al trasferimento dei lavoratori di Palermo Ambiente all'AMIA

COMUNICATO STAMPASPALLITTA: no al trasferimento dei lavoratori di Palermo Ambiente all'AMIA
Nadia Spallitta, consigliere comunale del gruppo Un'Altra Storia - ha dichiarato:
"La gestione fallimentare delle società partecipate come l'AMIA e delle loro collegate, rischia di danneggiare anche i lavoratori. Singolare è la vicenda della società Palermo Ambiente costituita da pochi anni con il compito di verificare e incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti che, tuttavia, non è stata mai messa in grado di funzionare regolarmente dalla stessa AMIA, sulla quale doveva operare un'attività di controllo. L'inerzia dell'AMIA e dell'Amministrazione comunale hanno determinato per anni uno spreco inutile di denaro pubblico per il pagamento di mezzi e personale sottoutilizzato o non utilizzato pur avendo adeguate professionalità, e nessun servizio di raccolta differenziata è stato erogato ai cittadini. Oggi il Comune procede alla liquidazione di Palermo Ambiente e propone di far transitare i lavoratori presso la stessa AMIA che notoriamente ha un debito milionario e non è certamente in grado di affrontare nuove spese. Il tutto arbitrariamente senza passare dal Consiglio Comunale, senza una concertazione con i sindacati e senza una capacità progettuale e di programmazione. Ci opporremo al trasferimento dei lavoratori presso l'AMIA perché ne metterebbe a rischio il posto di lavoro e a qualunque provvedimento che non utilizzi e valorizzi la loro professionalità".
Palermo, 29 ottobre 2008
Nadia Spallitta - gruppo Un'Altra Storia

Lavoratori all'AMIA? SPALLITTA: CI OPPORREMO

IL GIORNALE DI SICILIA 3 novembre 2008
Lavoratori all’AMIA? Spallitta : " ci opporremo"
"La gestione fallimentare delle società partecipate come l’AMIA e delle loro collegate rischia di danneggiare anche i lavoratori – dice il consigliere comunale Nadia Spallitta, del gruppo Un’Altra Storia – Il Comune procede alla liquidazione di Palermo Ambiente e propone di far transitare i lavoratori presso la stessa AMIA che notoriamente ha un debito milionario e non è certamente in grado di affrontare nuove spese. Il tutto arbitrariamente senza passare dal consiglio comunale, senza una concertazione con i sindacati e senza una capacità progettuale e di programmazione. Ci opporremo al trasferimento dei lavoratori presso l’AMIA".
Palermo, 29 ottobre 2008
Nadia Spallitta - gruppo Un'Altra Storia

martedì 28 ottobre 2008

Infortunio del dipendente e responsabilità del datore di lavoro

Fonte
redazione Ambiente & Sicurezza sul lavoro
Data 22 ottobre 2008
La Quarta Sezione Penale della Cassazione, con la sentenza n. 38819 del 14 ottobre 2008, ha affermato che: "L'articolo 2087 Codice Civile, a norma della quale ‘l'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro’ ribadisce, con riferimento al settore del lavoro, la necessità che il garante ottemperi non soltanto alle regole cautelari ‘scritte’, ma anche alle norme prevenzionali che una figura modello di buon imprenditore è in grado di ricavare dall'esperienza, secondo i canoni di diligenza, prudenza e perizia. Il datore di lavoro deve, in altre parole, ispirare la sua condotta alle acquisizioni della miglior scienza ed esperienza per fare in modo che il lavoratore sia posto nelle condizioni di operare con assoluta sicurezza. L'articolo 2087 Codice Civile, infatti, nell'affermare che l'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa misure che, secondo le particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale del lavoratore, stimola obbligatoriamente il datore di lavoro anche ad aprirsi alle nuove acquisizioni tecnologiche". Il lavoratore aveva riportato una ferita alla mano perché inserita in un macchinario di "rettifica" senza aspettare i dovuti dieci minuti, cioè l’adeguato intervallo di tempo affinché avvenisse il completo arresto di tale macchinario dopo lo spegnimento del motore.La Cassazione ha avvalorato l’esattezza della decisione della Corte d'appello che, riformando la pronuncia di primo grado, affermava che quest'ultima "avrebbe potuto e dovuto valutare gli altri profili della contestata colpa generica emersi nel corso del dibattimento, vale a dire la mancanza di un meccanismo in grado di segnalare quando la mola smette di girare ed il fatto che la griglia di protezione fosse stata rimossa".

Ultimo saluto a Peppino.

Dopo alcune richieste di colleghi, che hanno espresso il desiderio di lasciare un commento, si è ritenuto di dare a tutti la possibilità di farlo.Chiunque volesse può lasciare un pensiero e/o un ricordo, firmandolo anche con il solo nome di battesimo e impostando Nome/URL su commenti. Tutti i commenti che arriveranno saranno raccolti e consegnati alla famiglia. I commenti prima di pubblicarli saranno moderati.
La nera lista dei colleghi che precocemente ci hanno abbandonato, inesorabile,si allunga sempre più.Sabato 25 ottobre, un altro nostro amico ci ha lasciato.Fottendosene della sua voglia di vivere, dei suoi affetti più cari e di tutti i suoi progetti di vita, un crudele e inesorabile destino ne ha decretato la prematura fine.Sono certo però, che la sua vita tra noi e in noi, continuerà.Continuerà negli occhi delle persone che lo hanno conosciuto ed amato,continuerà nelle parole e nelle menti dei colleghi che con lui hanno condiviso vita e servizio.Vivrà nel ricordo che ciascuno di noi si porterà dentro per sempre.Io lo ricordo, venirmi incontro sempre sorridente, allungarmi la mano, e salutarmi con un bacio.E dentro quel sorriso, ogni suo gesto trasmetteva sincerità, educazione ed onestà.Adesso siamo noi che con rabbia e dolore dobbiamo salutarti, lo faremo con un bacio,ma non chiederci di sorridere.Ciao PEPPINO.

1 commenti:
Letizia ha detto...
vi sono vicina nel dolore per la perdita di peppino. La collega letizia
31 ottobre 2008 7.53

lunedì 27 ottobre 2008

Lettera di Umberto Eco.

Umberto Eco ha inviato questa lettera ai promotori della manifestazione dell'8 luglio in Piazza Navona.Cari Amici,mentre esprimo la mia solidarietà per la vostra manifestazione, vorrei che essa servisse a ricordare a tutti due punti che si è sovente tentati di dimenticare:1) Democrazia non significa che la maggioranza ha ragione. Significa che la maggioranza ha il diritto di governare.2) Democrazia non significa pertanto che la minoranza ha torto. Significa che, mentre rispetta il governo della maggioranza, essa si esprime a voce alta ogni volta che pensa che la maggioranza abbia torto (o addirittura faccia cose contrarie alla legge, alla morale e ai principi stessi della democrazia), e deve farlo sempre e con la massima energia perché questo è il mandato che ha ricevuto dai cittadini. Quando la maggioranza sostiene di aver sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia.
Umberto Eco

Le assenze del sindaco di Palermo, Diego Cammarata, alla Corte dei Conti

IL GIORNALE DI SICILIA 28 ottobre 2008"
Chiederemo l'intervento della Corte dei Conti per verificare il danno all'erario causato dall'assenteismo del sindaco Diego Cammarata che, su 75 sedute della giunta tra il 2007 e il 2008, ha partecipato solo a 3".Lo dicono Antonella Monastra e Nadia Spallitta, consiglieri comunali del gruppo Un'Altra Storia.
COMUNICATO STAMPA - MONASTRA e SPALLITTA :
Cammarata assente deve restituire le indennità percepite come sindaco.
Nadia Spallitta:
- Cammarata dovrebbe restituire indennità e gettoni legati al suo ruolo di sindaco posto a capo della giunta comunale, ruolo che di fatto non ha mai esercitato. Ritengo, inoltre che potrebbero ravvisarsi anche gli estremi per una decadenza per mancato esercizio della funzione. Forse, più che concedere per i bisognosi "generosamente" 300 euro della sua indennità di migliaia di euro mensili, il Sindaco dovrebbe valutare se restituire alla Città l'intera somma fino ad oggi percepita -Antonella Monastra:
- con il suo atteggiamento e le sue dichiarazioni non solo dimostra ,ancora una volta ,di non voler assumere impegni seri per il perseguimento di programmi sociali e di non prendere iniziative che abbiamo una concreta progettualità, ma offende anche la nostra intelligenza, continuando a sponsorizzare come soluzione, l'ennesima forma di pseudo-elemosina ( solo una misera parte della indennità da lui percepita) che non risolve i tanti problemi di disagio sociale vissuti dai cittadini. -
Palermo, 27 ottobre 2008
Antonella Monastra e Nadia Spallitta - gruppo Un'Altra Storia

domenica 26 ottobre 2008

Discorso di Robert Kennedy, 18 marzo 1968, Università del Kansas:

"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani."
Contributo di Giovanni Messina, pensieri su cui riflettere

sabato 25 ottobre 2008

Diritto allo scipero.

COBAS Pubblico Impiegoaderente alla Confederazione COBASviale Manzoni 55 – 00185 ROMA Tel. 0677591926 Fax 0677206060email: info@pubblicoimpiego.cobas.it sito: www.pubblicoimpiego.cobas.it
IL MINISTRO SACCONI ALL’ATTACCO DEL
DIRITTO DI SCIOPERO
“Per tutte le attività il diritto di sciopero dovrà essere svolto senza provocare danni irreversibili ai diritti delle persone, delle imprese e dell’economia, come ad esempio quelli causati dal blocco delle ferrovie, delle strade, o di un impianto produttivo, qualora venga a mancare il servizio minimo di manutenzione. Tutte queste violazioni saranno sanzionate”. Queste le inquietanti parole pronunciate da Sacconi in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il riformista”.Il disegno di limitazione del diritto di sciopero, attraverso l’introduzione di un referendum preventivo, la schedatura degli scioperanti e lo sciopero virtuale, da svolgersi lavorando con una fascia al braccio e trattenuta dello stipendio, annunciato, guarda caso, alla vigilia dello sciopero del 17 ottobre del sindacalismo di base, prosegue a passo spedito ( è stato già approvato dal Consiglio dei Ministri).Insomma, dopo il riuscitissimo sciopero promosso dai sindacati di base il 17 ottobre e l’immensa manifestazione nazionale, il governo corre ai ripari, ottenendo subito l’immediata disponibilità dei sindacati filo governativi Cisl e Uil (poi vedremo la Cgil che, per ora “strepita”…..) disponibili al confronto “purchè ci siano regole condivise”.L’obiettivo è chiaro: proprio nel momento in cui il governo si appresta a scaricare nelle tasche degli italiani la crisi generata dal mondo della finanza, si vuole preventivamente stroncare ogni possibilità di opposizione, rendendo lo sciopero innocuo, e pertanto inutile.La Repubblica italiana, almeno a parole, è fondata sul lavoro: il governo vorrebbe trasformarla in una Repubblica fondata sulla soppressione dei diritti sindacali e delle garanzie democratiche.Inutile dire che come COBAS metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per fermare questi devastanti progetti.
Difendi i tuoi diritti e la tua dignità!Iscriviti e organizzati con i COBAS !

Triplice? Anche se li conosci non li puoi evitare


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E POI CI ACCOMUNANO AI COMUNALI. (riflessione di un vigile urbano) di CiccioSpena

L'assoluto silenzio, il tepore corporeo, la rilassatezza del corpo e dello spirito: il buio.
Il suono fastidioso di una sveglia. Ecco, che comincia un'altra giornata: ore 05.30.
E poi ci accomunano agli impiegati comunali.
Come un ladro infilarsi le ciabatte e trascinarsi in bagno, con cura per non disturbare chi ancora dorme. Vestirsi, prepararsi la borsa di lavoro e via. Oddio un contrattempo. Come faccio ad arrivare in autoparco all'interno della tolleranza di 15 minuti?
E poi ci accomunano agli impiegati comunali.
Un rapido sguardo all'ordine di servizio e lo smog ci attende con il suo caloroso abbraccio avvolgente. E poi ci accomunano agli impiegati comunali. Acqua, vento, sole, caldo, freddo, sabato, domenica, feste, sempre lì ad affrontare il fiume di lamiera che scorre lento, inesauribile e inarrestabile. Ma era proprio questo quello che volevo fare, da grande? Ma si, in fondo sono i primi tempi, la cosiddetta gavetta, poi cambierà. "Povero illuso, passerà tanto di quel tempo che non ti farai più la stessa domanda." - "Ti abituerai o, meglio, ti faranno abituare." Sono allo stremo delle forze, mi brucia il naso, ho le gambe pesanti , quasi quasi mi seggo un attimo . . . No! Non posso! Ho un atteggiamento formale da rispettare perché mi guardano tutti. Cittadini e sovraordinati. Che bello, un Regolamento tutto per Noi.
E poi ci accomunano agli impiegati comunali.
Ma cosa vuoi che sia, è un lavoro come tutti gli altri come quello di un qualunque impiegato comunale. Il tuo carico di lavoro, la tua bella programmazione e . . . mi viene quasi da piangere!Siamo attori del teatro dell'improvvisazione ogni giorno un copione non scritto, l'incertezza, la non staticità degli eventi. Bello e affascinante, ma alla lunga stancante e logorante.
E poi ci accomunano agli impiegati comunali.
Per fortuna che è finita la giornata. Una cosa è certa, come sempre ho accresciuto la quantità di veleni ed inquinanti all'interno del mio corpo. L'immagine riflessa del mio corpo non corrisponde al mio, essa raffigura un rapido invecchiamento non voluto. E lungo la rampa, divise in movimento con dentro uomini e donne mortificate da andamenti lenti e compassati, da fazzoletti anneriti, dalla rassegnazione che ci cammina accanto. Grigio è il colore che riesco a scorgere, grigio è il colore delle mie scarpe. Proprio in cima alla rampa vengo attratto da una luce. Mi volto e una macchina come tante altre entra in autoparco. Lucida, nuova, pulita con dentro uomini freschi, asciutti, sorridenti e multicolori, tranne uno: Il grigio. Oddio i Dirigenti! Ma allora è vero che non siamo abbandonati. Voglio sentire, ho tanta voglia di entusiasmarmi. Bla, bla, bla, bla, bla e ancora bla. Qualcuno mi bussa alla schiena e mi dice: su, si è fatto tardi, andiamo a casa. E' la rassegnazione che mi cinge le spalle e con lei lentamente mi allontano. Chissà se un giorno troverò il coraggio di colorarmi almeno l’anima.
E poi ci accomunano agli impiegati comunali.
(Lo spunto per questa riflessione mi è venuta in mente un sera quando uscendo dall'autoparco della Polizia Municipale ho visto la figura di una collega che con andamento stanco si avvicinava alla sua autovettura per fare rientro a casa. Ebbene l'aspetto quasi claudicante a certificare la fine di una giornata pregna di stress e di fatica mi faceva vedere oltre. A volte anche chi ti sta vicino non riesce a capire quanta sofferenza ci sia nell'affrontare una giornata di lavoro, così come la vive chi lavora in strada. Soltanto chi prova sulla propria pelle si rende conto. Ho sciupato troppo tempo a non vedere, ma sono fortunato a vivere, anch'io, queste esperienze da ormai 4 anni. Con questo mio scritto, probabilmente, non desterò le coscenze, ma posso giurare che mi impegnerò con tutte le mie forze, affinchè le condizioni lavorative possano essere migliorate.)
CiccioSpena

La fase 2 di BRUNETTA : LA CAROTA


fonte dell'immagine da: http://gavavenezia.blogspot.com/
COBAS Pubblico Impiegoaderente alla Confederazione COBASviale Manzoni 55 – 00185 ROMA Tel. 0677591926 Fax 0677206060email: info@pubblicoimpiego.cobas.it sito: http://www.pubblicoimpiego.cobas.it/


Non soddisfatto di aver umiliato l’intera categoria dei lavoratori pubblici, non contento di aver diffuso dati palesemente truccati sul presunto calo dell’assenteismo nel settore pubblico, l’infaticabile Ministro Brunetta ha deciso di tendere la mano con una carota: ed ecco la pubblicazione sul sito del Ministero della Funzione Pubblica di un documento dal titolo emblematico “Non solo fannulloni” che, udite, udite, lancia un concorso per premiare le amministrazioni “virtuose”. Una sorta di sperimentazione, come precisa il documento, per introdurre elementi di valutazione e premialità da inserire nella nuova tornata contrattuale.La geniale trovata fa da preludio alla tanto sbandierata fase 2 della campagna contro i dipendenti pubblici: premiare i dipendenti più meritevoli e nascondere i problemi della pubblica amministrazione dietro sportelli di ascolto dei cittadini/clienti che attraverso campagne di stampa e notizie manipolate apriranno la strada a nuove privatizzazioni.E poi, come sarà possibile premiare il personale “meritevole” quando il D.L. 112 taglia le risorse per la contrattazione di secondo livello???La verità è che il Ministro Brunetta non ha la minima cognizione di come si lavora nel settore pubblico: non riesce mai a chiarire a cosa sarebbe correlata e come verrebbe misurata quell’ efficienza e quella produttività della P.A. che va ripetendo in giro a mò di spot elettorale (nel frattempo non si dice che in interi settori della P.A. la produttività cresce ogni giorno se pensiamo ai servizi erogati con sempre meno personale).La verità è che per rendere efficiente la P.A. sarebbe necessario investire risorse e non tagliarle, assumere personale e non reiterare il blocco del turn over, stabilizzare i precari e non metterli alla porta dopo anni di lavoro.E allora la carota di Brunetta consiste nel portare a compimento lo smantellamento del settore pubblico e premiare i più meritevoli, significa non aumentare il salario (considerati appunto i tagli alla contrattazione decentrata), ma ridurlo, scatenando una guerra tra i lavoratori pubblici in nome di una falsa meritocrazia.Il Governo ha in realtà un unico obiettivo: rendere inefficienti interi settori della P.A per giustificare processi di privatizzazioni e regalie ai privati amici.Nel frattempo le risorse stanziate dal governo e dal magnanimo Ministro Brunetta per i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici italiani (le cui retribuzioni sono già le più basse d’Europa) ammontano ad 8 euro lordi per il 2008 e 65 euro lordi per il 2009: mentre i beni di prima necessità (pane, pasta e latte) aumentano del 30%.Taglio delle risorse per la contrattazione decentrata e aumenti (si fa per dire) contrattuali irrisori: è questa la P.A. moderna ed efficiente a cui punta il ministro?

Obiettivo del nuovo governo, 1 milione di disoccupati! di Filippo Macaluso

E' incredibile come in pochi anni cambino gli obiettivi.Solo qualche anno fa si propagandava in campagna elettorale la creazione di 1 milione di posti di lavoro. Oggi, dal nuovo governo, da Brunetta alla Gelmini, un'inversione di tendenza: a dir loro ciò che non va in Italia è l'enorme spesa degli stipendi. Si! proprio così: l'occupazione è la vera ragione dei mali della società italiana. Troppe spese per stipendi, occorre diminuire i posti di lavoro, questo l'allarme del nuovo governo.I giornali si limitano a raccontare i fatti ma, ad oggi, nessuno riflette che ciò che ieri era un dramma (l'emergenza disoccupazione) oggi diventa un obiettivo del governo, condiviso, a sentire loro, da tutti i cittadini, persino dagli stessi lavoratori che di questo provvedimento ne subiranno purtroppo i drammatici risvolti.Siamo letteralmente in una società che sta subendo una radicale trasformazione.L'onnipotenza di questi governanti con i loro provvedimenti ha una strategia comune per il raggiungimento di un obiettivo ben definito. Ed è quello che si manifesterà dall'esito di tutti questi provvedimenti.Non ci sono dubbi che con le leggi sul precariato e l'aumento di disoccupati in ragione di un Italia che vivrà meglio, la realtà futura ci apparirà molto diversa. Un'Italia dove ci saranno poveri sempre più poveri, ai quali si aggiungeranno i nuovi disoccupati, e ricchi sempre più ricchi, ai quali si aggiungeranno coloro che non perderanno il posto di lavoro, e che potranno contare, chissà a quale prezzo, dei risparmi per i tagli degli stipendi dei lavoratori licenziati.Secondo voi, nella società futura, chi saranno i ricchi e chi saranno i poveri?Secondo voi, chi riuscirà a conservare il posto di lavoro e chi verrà licenziato?Chi attualmente gestisce le amministrazioni e il lavoro in genere, e chi continuerà a farlo in futuro?Le risposte le lascio a voi ed ai vostri commenti.
Filippo Macaluso

Noi artefici del nostro destino: Decidiamo noi per il nostro destino. di Filippo Macaluso


Siamo noi i responsabili del nostro destino con il nostro modo di essere e soprattutto con il nostro modo di fare determiniamo in qualche modo in nostro destino.Ne sono un esempio tutte quelle persone che con il loro agire hanno raggiunto, a dispetto di circostanze negative, risultati al di sopra dei limiti delle loro condizioni.Le decisioni che prendiamo oggi determineranno come vivremo nei prossimi anni. Riflettiamo su questo. Il presente è la base del futuro. Non aspettiamo che gli altri decidano del nostro futuro. Agiamo secondo le nostre convinzioni per avere un futuro come lo vorremmo.

Parere tecnico sui DPI (mascherine), - Sekur Mandill FFP2/V COMBI, utilizzo delle stesse in particolari condizioni di inquinamento atmosferico

Si riporta il parere dell'Ordine dei Chimici della Sicilia sulle mascherine fornite ai Vigili Urbani di Palermo a partire dal 2005.by: Movimento della Difesa del cittadino, Via Napoli 84, Palermodate: 16/11/2006Con riferimento alla richiesta formulata, nell'accettarla nel pubblico interesse, si rimettono alcune considerazioni, che possono assurgere al ruolo di perizia, stante che l'Ordine non compie atti professionali. Le considerazioni che seguiranno hanno, qundi, lo scopo di delineare un corretto iter per l'individuazione del rischio Chimico e per la scelta dei dispositivi di protezione individuale.. . . omissis . . .Al fine però di concentrare l’attenzione sulla reale esposizione del soggetto, non è possibile traslare i dati derivanti dalle centraline di rilevamento al lavoratore stesso, in quanto il posizionamento delle cabine e l’altezza da terra del punto di prelievo, non sono riferibili al posizionamento del lavoratore e del suo punto di prelievo (bocca e naso).Da un punto di vista metodologico quindi è ben più utile l’utilizzo degli appositi campionatori spallabili, che opportunamente dotati di specifici e mirati accumulatori, ora di sostanze presenti sotto forma di gas di natura inorganica (ossidi di Azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio etc..), ora di sostanze presenti sotto forma di gas di natura organica (benzene, xilene, toluene, I.P.A., diossine e composti diossino simili) o ancora presenti sotto forma solida (polveri). . . .omissis . . .Premesso che lo stesso è indicato dal produttore quale “44291203 MANDIL FFP2/V COMBI, respiratore antiodore combinato con antipolvere per aerosol solidi e liquidi secondo la classe 2, con valvola di espirazione, Omologazione EN 149:2001”, nel richiamare quanto espresso in sommità alla nota circa la necessità di una vera e propria perizia, l’Ordine può, a titolo di carattere generale, rimettere le seguenti considerazioni:1. Il lavoratore è certamente esposto ad inquinanti presenti in forma gassosa e ad inquinanti presenti in forma solida;2. La filtrazione ed in generale il trattenimento di una o più molecole, da parte di un sistema di contenimento è la somma di disparate interazione chimiche, chimico-fisiche, fisiche.Per meglio esporre e far comprendere si precisa che un aerosol può essere trattenuto a seguito di perdite del contributo cinetico della particella dispersa per urto su una superficie che non risponde in maniera elastica.Tra i motivi di mancanza di risposta elastica vi stanno le deboli interazioni di carattere chimico-fisico, quali ad esempio l’imbibizione del supporto cellulosico da parte delle particelle acquose presenti ed in cui a loro volta sono disciolti composti chimici (idrofilia).Tra i motivi chimico-fisici può annoverare l’effetto che una superficie può esercitare al fine dell’accrescimento dimensionale dell’acqua aereo dispersa con la formazione di gocce che non possono essere più disperse nel mezzo aereo a causa della loro aumentata massa (vedi formazione della pioggia ed utilizzo di sali per la formazione della stessa).Tra i mezzi fisici si può considerare ancora la circostanza legata all’urto della particella con un mezzo più freddo, urto che fa cedere energia; tale cessione provoca una diminuzione del contenuto entalpico totale della particella e la sua condensazione (vedi meccanismo della rugiada).Quando il meccanismo riguarda le polveri è necessario chiarire che la pericolosità di una particella solida non solo è legata alla sua dimensione, ma è strettamente legata alla possibilità che la stessa trasporti in superficie composti pericolosi (tossici e/o irritanti e/o cancerogeni) e che successivamente possa effettuare il rilascio di tali composti.Quindi la semplice circostanza che una sostanza solida (dispersa in mezzo aereo) venga trattenuta in ragione del mezzo filtrante e delle sue dimensioni, da sola non e sufficiente a far considerare efficace il D.P.I., in quanto va valutato anche il sistema con cui la polvere trasporta la sostanza.Tutto ciò al fine di comprendere se, dopo il trattenimento della particella solida si possano creare le condizioni di distacco dell’inquinante ed il suo successivo trasporto. E' proprio tale meccanismo di cessione che rende le polveri inalabili al disotto del 10 micron pericolose per la salute in funzione della loro provenienza e composizione.Esposto quanto sopra, riguardo il D.P.I. di cui si tratta, è oggettivamente desumibile dalle informazioni fornite dal produttore e riportate nella confezione, che lo stesso non è utile per il trattenimento degli inquinanti gassosi, tra parentesi sono riportate le caratteristiche dichiarate dal costruttore (CARATTERISTICHE: protezione da aerosol solidi e liquidi secondo la classe 2; capacità di arresto di odori non tossici né nocivi né irritanti; efficienza filtrante con aerosol NaCl oltre 98%; efficienza filtrante con nebbia di paraffina oltre 98%; conformità alla Norma UNI EN 149:2001.) Mentre per quanto attiene le polveri derivanti dal traffico veicolare che dal punto di vista chimico sono passibili di presenza di sostanze pericolose (tossiche, nocive e/o cancerogene), è quantomeno imprudente, ove non si configuri anche l’esercizio abusivo della professione, estendere l’utilizzo di un D.P.I. al di là del campo in cui lo stesso è stato testato; ciò in ottemperanza al principio di precauzione Per quanto poi attiene l’idoneità del D.P.I. ad essere usato nelle condizioni operative si precisa che la stessa va determinata accogliendo l’invito della Corte Costituzionale (sentenza 345 del 21 luglio 1995) circa “la necessità di una valutazione interdisciplinare sempre più necessaria in una società i cui interessi sono via via maggiormente complessi”Inoltre, osservando che la struttura del dispositivo di cui in oggetto è formata da 4 strati di materiale, si desume che ne derivi una condizione di perdita di carico nel passaggio dell’aeriforme (ciò probabilmente è la ragione per la quale il lavoratore che utilizza tale mascherina segnala di avere difficoltà respiratorie e malesseri vari probabilmente a causa della presenza di gas e/o per insufficienza di ossigeno). Tale condizione va verificata dal medico competente ai fini della corretta funzione respiratoria o di un eventuale affaticamento Infine va ulteriormente verificata, nelle condizioni operative più gravose, la effettiva permanenza della capacità di protezione sia dal punto di vista chimico che da quello sanitario
Firmato: Dott. Eugenio Cottone, Presidente dell'Ordine Interprovinciale dei Chimici della Sicilia
Via Pasquale Calvi, 2/e - 90139 Palermo Sito Internet: http://www.ordinedeichimici.it/
tel. 091/325652 - Fax: 091/329742








Vignetta di Ettore Frangipane

I Fannulloni del Ministro Brunetta della Pubblica Amministrazione, di Filippo Macaluso

I fannulloni del ministro Brunetta, tanto cari oggi ai mass media, meritano da parte di tutti noi un'attenta riflessione.Premesso che la verità non è sempre dalla parte di chi urla di più e né tanto meno sono vere se provengono da fonti che per la loro rappresentatività dovrebbero essere considerati autorevoli, vorrei esprimere il mio pensiero frutto dell'esperienza di due anni di sindacalista, proprio, nella Pubblica Amministrazione.Ritengo approssimativo addossare l'inefficienza della Pubblica Amministrazione ai Fannulloni. Se l'amministrazione va male è perché viene mal gestita e la colpa è di tutto il sistema organizzativo compreso i sindacati di categoria, e forse anche dei fannulloni ma solo in minima parte. Lasciar passare un messaggio, ormai ricorrente nel quale i fannulloni sono al centro di continue attenzioni dei mass media, da caccia alle streghe, non è giusto e moralmente è scorretto nei confronti dei lavoratori.L'argomento merita, invece, una più attenta e seria analisi.Va ricordato che nella Pubblica Amministrazione la classe dirigente ha ruoli di gestione dell'organizzazione aziendale secondo strategie e programmi per il raggiungimento degli obiettivi che concorda di norma con il Datore di Lavoro.La classe dirigente gestisce le risorse disponibili per il raggiungimento degli obiettivi fissati.Tra le risorse disponibili ci sono anche quelle umane.E le risorse umane sono costituite da persone fisiche alle quali la Legge attribuisce diritti e doveri.Ad esempio, tra i diritti si possono annoverare quelli di avere salvaguardata la salute fisica e mentale, e tra i doveri il rispetto delle regole contrattuali, come ad esempio la retribuzione in funzione di un servizio fornito.Il mancato rispetto del contratto prevede ovviamente e giustamente l'eventuale licenziamento.E sono fermamente convinto che le leggi preesistenti tutelassero sia il lavoratore e sia il datore di lavoro nel difendersi dai fannulloni.Diversi licenziamenti in ragione delle leggi precedenti lo confermano, addirittura i sindacati di fronte ad alcuni casi non hanno potuto far altro che approvare il licenziamento per quanto questi fossero indifendibili.In sostanza non necessitano altre leggi che vadano ancor di più a colpire la categoria dei lavoratori già abbastanza in difficoltà. Quello che più non comprendo è questa forma di far pagare a tutti le colpe di alcuni. Il diritto alla retribuzione piena anche per malattie meno gravi era e dovrebbe essere un diritto di tutti i lavoratori.Il ministro avrebbe ottenuto gli stessi risultati con l'applicazione delle leggi attuali per i fannulloni e con interventi sulla classe dirigente per migliorare la Pubblica Amministrazione.Sulla classe dirigente, esistono problematiche riguardo al fatto che le nomine dei dirigenti sono più di natura politica che meritocratica, e questo impedisce loro, in qualche modo, di portare avanti dei progetti ben definiti.La classe dirigente dovrebbe avere aspetti manageriali con capacità professionali in linea con le esigenze attuali e le finalità della Pubblica Amministrazione in senso globale.Mentre quello che abbiamo notato è una classe dirigente più intenta a gestire politicamente la P.A., più preoccupata agli equilibri politici, a gestire con la logica della meno peggio per le esigue risorse economiche e, così, ben lontana dagli obiettivi di efficienza che l'Amministrazione Pubblica dovrebbe raggiungere.Vorrei, inoltre chiarire il fenomeno dei fannulloni e spiegare perché nella P.A. esistono.Intanto, il significato del termine Fannullone è: "Chi non fa mai nulla.E chi non fa nulla: o non fa nulla o non ha nulla da fare!Se non fa nulla: è perché qualcuno gli ha dato un compito che lui non lo vuole o non lo sa fare!Ed allora basterebbe verificare le motivazioni e applicare il contratto.Un iter legittimo che può portare al licenziamento.Se non ha nulla da fare, la ragione potrebbe essere che qualcuno tra il preposto e il dirigente non gli ha dato nulla da fare, e ovviamente non fa ciò che non gli viene chiesto di fare.Ed allora, dare del fannullone a qualcuno senza aver fatto un simile ragionamento è illogico e non è corretto.Per quanto riguarda la lotta del ministro alle malattie, io non credo che sia la strada giusta da percorrere.Va subito ricordato che il lavoratore che utilizza illegittimamente la malattia, con le leggi preesistenti, può essere licenziato.Infatti il datore di lavoro ha gli strumenti per verificare la malattia e far valere le proprie ragioni con l'applicazione del contratto fino al licenziamento.Per cui non vedo le ragioni di far pagare a tutti le colpe di qualcuno.Con l'applicazione della riforma Brunetta sulle malattie probabilmente avrà un effetto deterrente e ci saranno meno richieste di malattie ma sicuramente ci saranno più malati negli uffici.In generale sulle valutazioni delle malattie andrebbero meglio analizzate le condizioni in cui i lavoratori svolgono la loro attività, perché l'impegno fisico e mentale spesso è elevato per le condizioni in cui svolgono la loro attività in ambienti inidonei.E' probabilmente, con un'approfondita indagine, si determinerebbe che l'incidenza della malattia è maggiore dove i lavoratori sono maggiormente esposti a rischi fisici e a stress.Si dovrebbe anche evitare il paragone con il privato dove il numero di malati è minore del pubblico: sul privato la realtà è diversa perché il lavoratore percepisce maggiormente la sua posizione precaria e questo in qualche modo lo limita nel ricorrere a cure mediche, anche, quando ne avrebbe necessità.Questo ci fa ritenere che il fenomeno dei fannulloni non è strettamente legato alle malattie, e che i fannulloni potrebbero essere creati dalle carenze organizzative che tendono ad escludere alcuni lavoratori dalle attività di lavoro.
Filippo Macaluso
1 commenti:
silvio ha detto...
MALGOVERNO NELLA P:A:in quel di Castelraimondo serve maggiore vigilanza e controllo sul territorio.Dal febbraio 2002 l’amministrazione comunale tiene,illegittimamente demansionato,estromesso,eliminato dall’ufficio il comandante dei vv.uu;(uno dei quattro dipendenti comunali laureati,di ottima condotta morale e civile,incensurato,senza alcun procedimento penale o giudiziario a carico),sostanzialmente senza fare quasi niente,a spese del contribuente.(Vedere sentenza immediatamente esecutiva,in internet,alla voce DEMANSIONAMENTO CAMERINO)

venerdì 24 ottobre 2008

COMANDANTE (RESPONSABILE DEL SERVIZIO) POLIZIA MUNICIPALE. DEMANSIONAMENTO. ILLEGITTIMITÀ.
Grazie al commento di Silvio, viene segnalato un caso di "MALGOVERNO NELLA P.A".Silvio, scrive:"in quel di Castelraimondo serve maggiore vigilanza e controllo sul territorio.Dal febbraio 2002 l’amministrazione comunale tiene, illegittimamente demansionato, estromesso, eliminato dall’ufficio il comandante dei vv.uu; (uno dei quattro dipendenti comunali laureati, di ottima condotta morale e civile, incensurato, senza alcun procedimento penale o giudiziario a carico), sostanzialmente senza fare quasi niente, a spese del contribuente.qui sotto la sentenza"
COMANDANTE (RESPONSABILE DEL SERVIZIO) POLIZIA MUNICIPALE. DEMANSIONAMENTO. ILLEGITTIMITÀ. CONDANNA DATORIALE ALLA REINTEGRA ESCLUSIVAMENTE NELLE MANSIONI PRECEDENTEMENTE ESERCITATE

Leggenda metropolitana sulla filosofia di un professore di fisica

Leggenda metropolitana sulla filosofia di un professore di fisica
Abbiamo visto un professore di fisica posare sulla cattedra un grosso vaso di vetro, vuoto. Davanti alle espressioni incuriosite degli allievi, l'abbiamo visto rovistare nella sua borsa di pelle con un sorriso da bambino. Ha estratto alcuni ciottoli bianchi, di fiume, levigati, e li ha deposti nel vaso riempiendolo fino all'orlo."Secondo voi il vaso è pieno?" ha chiesto."Sììì" ha risposto la classe.Il professore ha scosso la testa: "Siete in errore."Davanti alle espressioni incuriosite degli allievi, l'abbiamo visto rovistare nella borsa di pelle con un sorriso da guascone. Ha estratto una manciata di piselli verdi, di serra, freschi, e li ha depositati nel vaso scuotendolo delicatamente, riempiendo lo spazio vuoto fra i ciottoli."Adesso il vaso è pieno?" ha chiesto."Adesso sììì" ha risposto la classe.Il professore ha scosso la testa: "Siete in errore."Davanti alle espressioni divertite degli allievi, l'abbiamo visto rovistare nella borsa di pelle con un sorriso da scienziato. Ha estratto una manciata di sabbia rosa, luccicante, fine, e l'ha deposta nel vaso scuotendolo delicatamente, andando a riempire ancora di più lo spazio rimasto vuoto."Adesso il vaso è proprio pieno, giusto?" ha chiesto."Adesso proprio sììì" ha risposto la classe.Il professore ha scosso la testa: "Siete ancora in errore."Dopodiché ha estratto dalla borsa di pelle due lattine di birra. Le ha aperte e le ha versate nel vaso, inzuppando la sabbia.Gli allievi sono scoppiati a ridere.Il professore ha atteso il silenzio e poi ha spiegato:"Questo vaso rappresenta la vostra vita. I ciottoli sono le cose più importati, la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute, le cose per cui se tutto il resto fosse perduto, la vostra esistenza sarebbe ancora piena. I piselli sono le cose importanti: il vostro futuro lavoro, la vostra casa. La sabbia è tutto il resto, le piccole cose.Se nel vaso mettete per prima la sabbia, non ci sarà più spazio per i ciottoli ed i piselli. Allo stesso modo se dedicate tutto il vostro tempo per le piccole cose non avrete spazio per quelle che contano. Insomma: prendetevi cura dei ciottoli, il resto è solo sabbia."La classe è rimasta in silenzio a contemplare il vaso, finché dalla prima fila abbiamo visto uno studente alzare la mano."E la birra professore? Che cosa rappresenta?"Il professore, sorridendo, ha allargato le braccia:"Era solo per dimostrarvi che, per quanto piena possa essere la vostra vita, c'è sempre spazio per un paio di birre."
Pensieri su cui riflettere, inviato a cobaspapi@alice.it da Giovanni Messina

Novità sulla turnazione della Polizia Municipale

Oggi è stata una giornata piuttosto movimentata per il Corpo di Polizia Municipale di Palermo. Ci sono stati degli sviluppi sulla vicenda dell'indennità di turnazione. Ricorderete sicuramente tutti i vari passaggi della vicenda e che mercoledì scorso in Prefettura durante il tentativo di raffreddamento della vertenza, la triplice ha manifestato tutta la sua arroganza impedendo la partecipazione alle altre sigle sindacali. A seguito del colloquio avuto con il vicario in quella occasione i COBAS Pubblico Impiego hanno, così come aveva consigliato il Dr. Massocco (il Vicario) riformulato una nuova richiesta. Ebbene i COBAS hanno riformulato la richiesta informando Sua Eccellenza il Prefetto che avevano portato il Martedì 14 Ottobre 2008 in Piazza Pretoria la bellezza di 400 Operatori di P.M. (l'unica manifestazione pubblica da quando si è verificata la problematica). Allo stesso tempo si informava lo stesso Prefetto che i COBAS avevano tra l'altro indetto due Assemblee Sindacali per giorno 1 Novembre e per giorno 2 Novembre 2008. E' proprio grazie, principalemte alla manifestazione di forza evidenziata in Piazza Pretoria e dal bollettino di guerra prospettato dai COBAS che la situazione ha subito una evoluzione rapida. Per questo vogliamo dare il giusto plauso a tutti i colleghi che hanno partecipato a quella assemblea ed è solo grazie alla loro presenza se si è arrivati ad una risoluzione. A quanto pare il Prefetto ha fatto sentire la Sua voce in merito alla faccenda coinvolgendo in prima persona il Sig. Sindaco e le più alte cariche comunali.
Il Prefetto quindi ha invitato il Sindaco a trovare un rimedio alla questione, il quale ha manifestato al Comandante la propria intenzione di risolvere la faccenda. Ecco che intorno alle ore 13.00 circa si vociferava che qualche cosa si stava smuovendo. Le segreterie sono state messe in preallarme con l'invito di non pubblicare i servizi in quanto potevano subire un cambiamento in corso d'opera. Quindi tutti fermi in attesa dell'incontro definitivo tra il Sindaco e il Comandante nel primo pomeriggio. L'incontro ha portato alla conclusione che l'amministrazione comunale ha messo in atto una apertura alla problematica (probabilmente non ne avrebbe avuto intenzione se non fosse intervenuto il Sig. Prefetto). Ecco che arriva la notizia che tutto il personale della Polizia Municipale di Palermo potrà turnare. Sembrerebbe che il Reparto Affari Generali e Verbalizzazione continuerà a non effettuare servizi in turnazione. L'apertura dell'amministrazione comunale va intesa, così come ha precisato il Sindaco, a 360 gradi, quindi la prossima settimana si potrà sviluppare un piano di rientro per i 170 colleghi che rimarrebbero fuori in quanto appartenenti al reparto AA.GG. e Verbalizzazioni. Il Sindaco ha inoltre chiesto un atto di responsabilità al Corpo di Polizia Municipale di Palermo affinché i servizi in occasione della maratona di domenica prossima possano essere garantiti. Probabilmente l'assemblea di domenica non influirà sul normale svolgimento della manifestazione programmata, in quanto si è ottenuto quanto richiesto (manca all'appello ancora un pezzettino = 170 colleghi). Da fonti non ufficiali i soldi sono stati presi dal bilancio, quindi non hanno intaccato le economie (cruccio e intestardimento della triplice) che rimangono ancora intatte. Alla luce di quanto avvenuto oggi potremmo riassumerlo così:
La vertenza sulla turnazione della Polizia Municipale si sblocca grazie all'intervento del Prefetto.
Il Sindaco trova dei fondi per il pagamento di questa turnazione.
Attualmente non turnerebbero 170 colleghi, in attesa della prossima settimana in cui si riprenderà a discutere per far rientrare in turnazione anche questi.
Dopo aver letto fin qui, vi chiediamo un ulteriore sforzo prestando attenzione a quanto viene detto adesso e questo per fare chiarezza sull'argomento.
Il Comune di Palermo ha effettuato un incremento contrattuale obbligatorio pari allo 0.6% (800.000 Euro). Un altro incremento dello 0,3% (400.000 Euro circa) potrebbe (perché facoltativo) essere attuato dal Comune, ma questo non lo vuole concedere. Quando si parla di 0,6% e 0,3% si parla sempre di fondi che riguardano l'intero comparto comunale, quindi 6000 dipendenti.
- la triplice ha indetto lo stato di agitazione dei lavoratori del corpo di polizia municipale, per ottenere l’aumento del fondo dello 0,3% (circa 400.000 euro). che ricordiamo ancora una volta essere fondo unico per tutti i comunali.- la triplice al fine di ottenere l’aumento del suddetto fondo ha paralizzato l’utilizzo delle economie (vedi dichiarazioni a verbale nelle Slides postate precedentemente o il filmato relativo all'assemblea dell'8.10.2008) a favore di tutti gli istituti contrattuali (turnazione compresa).Per ottenere, quindi, l’aumento del suddetto fondo 400.000 euro, la triplice ha indetto lo stato di agitazione soltanto per i vigili urbani, che domenica dovevano boicottare la maratona. Nel frattempo il blocco delle economie faceva perdere alle famiglie di ogni “collega vigile” 100 euro nette in busta paga.ma in tutta questa confusione…… abbiamo dimenticato i restanti impiegati comunali. Cosa stanno facendo per ottenere l'incremento del fondo che se avvenisse si beccherebbero anche loro? NULLA, ma non perché non vogliono, perché nessuno glielo ha detto. Dovrebbero scendere in piazza o venire in assemblee domenicali al nostro fianco,…..ma forse la triplice ha dimenticato ad avvisarli.La manovra che e’ stata articolata ad arte dalla triplice e’ strategicamente efficace:da una parte abbiamo la vertenza della turnazione che riguarda soltanto i vigili urbani;dall’altra abbiamo la vertenza per l’aumento del fondo di tutti i comunali;poiche’ da sempre, il Corpo di Polizia Municipale e’ stata la leva utilizzata da tutti i sindacati per ottenere qualcosa per tutti, allora cosa si può fare?Semplice: affamiamo i vigili urbani bloccandogli i fondi che potrebbero essere destinati alla turnazione, unifichiamo le due vertenze facendogli credere che se non ci aumentano il fondo per tutti non possiamo pagargli la turnazione, agitiamo ben benino il Corpo di Polizia Municipale, e cosi’ la triplice ottiene consensi e risultati tra i 5.000 dipendenti amministrativi, che in silenzio, senza perdere nulla, senza scendere in piazza o perdere giornate di sciopero, si ritrovano il fondo incrementato.Fatta questa considerazione riteniamo che la partecipazione al servizio domenicale predisposto per la maratona debba essere assicurata per i seguenti motivi:
per dimostrare senso di responsabilità così come chiesto sia dal Prefetto che dal Sindaco e quindi non inasprire gli animi in questo momento di distensione. A seguito della dimostrazione di serietà da parte degli operatori si potrà chiedere un ulteriore sforzo al Prefetto e al Sindaco per i restanti 170 colleghi, dimostrando l'antieconomicità della non turnazione del reparto in questione. Certo sarebbe compromesso ogni dialogo se non si allentasse se pur momentaneamente la tensione;
perché ci sembra altamente strumentale aizzare SOLTANTO la Polizia Municipale per ottenere un aumento del fondo per tutto il comparto. (andiamoci assieme a chiederlo: Vigili e Amministrativi);
per evitare che l'amministrazione comunale continui nel frattempo a fare economie con le nostre assenze;
per non intaccare il progetto di produttività in corso.
Se la triplice dovesse continuare a persistere nella protesta questa azione non avrà finalità specifiche per il miglioramento delle condizioni lavorative ed economiche dei colleghi.
Cogliamo l'occasione per ringraziare S.E. il Prefetto per l'interessamento, il Sig. Sindaco per l'apertura concessa, il Comandante per l'abnegazione e la tenacia e soprattutto la moltitudine di colleghi che sono stati presenti a Piazza Pretoria e tutti quelli che ci sono stati vicini in questi difficili momenti. A tutti coloro che hanno creduto in Noi chiediamo di rimanere uniti per tutelare i restanti 170 colleghi e le loro famiglie. Noi non molleremo.
Grazie a Tutti

VERGOGNA!!!! A Palermo la Polizia Municipale subisce l'arroganza della triplice

Stamattina, mercoledì 15 ottobre 2008, ci trovavamo presso la Prefettura di via Cavour per poter partecipare alla riunione programmata nel tentativo di raffreddamento della vertenza inerente alla turnazione dei colleghi. Nella giornata di ieri, infatti, il CSA e i COBAS avevano inviato un fax al Prefetto comunicando la propria partecipazione a detta riunione per poter contribuire alla risoluzione del problema.Alle ore 11:30 il Vicario del Prefetto, dott. Massocco, giungeva al Corpo di Guardia della Prefettura invitando i convenuti ad entrare.A questo punto però i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL, principalmente a voce di Nicola Scaglione della CISL, vedendo che i COBAS e il CSA si stavano accodando per salire hanno reclamato il fatto che la riunione era solo per la triplice, e che pertanto le restanti realtà sindacali non potevano unirsi a loro. Il dott. Massocco, interpellato da noi in merito a tale diniego, confermava ufficialmente la ricezione del fax del giorno precedente, e non poneva pregiudiziali alla nostra partecipazione alla riunione, anche se era costretto a prendere atto dell’opposizione manifestata dalla triplice.E lo stesso dott. Massocco, quindi, comprendendo il nostro sbigottimento, si offriva di farsi parte diligente per riformulare l’invito alla triplice, e mediare così per la nostra partecipazione negataci dai nostri stessi “colleghi”.Ebbene, dopo circa 10 minuti arrivava una chiamata al Corpo di Guardia con cui lo stesso Vicario ci confermava ancora una volta l’irremovibile diniego espresso dalle sigle di cui sopra. (A onor del vero dobbiamo anche riferire che ci risulta che solo il Collega Michele Chianello (CGIL) abbia espresso con convinzione il proprio parere favorevole alla nostra partecipazione, e di questo gli siamo grati.)
Per quale motivo questo intransigente diniego alla nostra presenza?
Forse che la nostra abitudine di raccontare sempre ai colleghi tutto quanto avviene nelle riunioni importanti ha creato un senso fastidio a qualcuno?Dopo tutto per noi non è una novità. Il far apparire le cose diversamente da come sono è indiscutibilmente una strategia costante della triplice, specialmente in questi ultimi tempi.Aldilà della più o meno legittima “rappresentatività ufficiale”, oggi hanno sfacciatamente e per l’ennesima volta attentato alla trasparenza e alla correttezza di un’informazione libera e non manipolata.E questo dopo che recentemente alcuni nostri cari sindacalisti colleghi (!?!) della triplice ci abbiano definiti “poco corretti”, e addirittura “carogne”, per il solo fatto di aver mostrato nelle nostre ultime assemblee tutti i documenti e i verbali delle delegazioni trattanti, per non parlare addirittura di questo blog...E loro accusano NOI di non essere corretti?
Ma cosa vogliono?
Continuare a mantenere i colleghi nell’ignoranza, lasciandoli in balia di informazioni ed interpretazioni strumentali per portarli alla più piatta sudditanza nei confronti dell’Amministrazione, e di loro stessi?
Ed in cambio poi di che cosa?
Qualche turno di straordinario elettorale in più?
Qualche Posizione Organizzativa qua e là?
O forse c’e di mezzo qualche accordo per i prossimi concorsi interni a D1 e D3?
Se fosse veramente così, potremmo persino comprenderlo... Ma almeno devono venirci a raccontare la verità, e non balle!!!Ebbene, aldilà di tutti i discorsi e le giustificazioni che ci verranno a infinocchiare, mentre noi non facciamo che lanciare appelli all’unità del Corpo e alla solidarietà fra tutti i Colleghi, stamattina la triplice ha commesso una grossa scorrettezza non solo contro i COBAS ed il CSA, ma anche contro tutti i colleghi di cui indossano la stessa uniforme. E sopratutto, non ci stancheremo mai di ripeterlo, anche nei confronti delle famiglie dei colleghi a cui le loro “teorie” sono già costate un taglio di circa 140 Euro dalla busta paga. Per sempre.Comunque, anche nella riunione di stamattina per fortuna era presente qualche Collega degno di indossare la nostra uniforme, e così qualche informazione diretta l’abbiamo avuta lo stesso.Nulla di nuovo, tutto sommato: la triplice ha ribadito con forza che le nostre economie non si devono utilizzare (almeno non per noi), e diffidano l’Amministrazione Comunale dall’impegnare tali fondi per pagare la nostra turnazione.Intanto sulla loro richiesta del rimpinguimento dell’apposito fondo (per tutti i dipendenti comunali) l’Amministrazione risponde di non avere soldi disponibili da destinarvi, e comunque fanno sapere di non avere ha alcuna intenzione di cercarli.E nel frattempo che loro portano avanti questo scontro (vero o finto che sia...), la Caserma sta andando allo sfascio, si riducono considerevolmente i nostri servizi offerti alla cittadinanza, e quel che è peggio, alle famiglie di tantissimi colleghi (molti dei quali monoreddito) viene tagliato definitivamente il 10% della busta paga.
VER GO GNA!!!!

Siamo verso una compattezza della categoria? 500 colleghi in Piazza stamattina.


Gironale di Sicilia del 14.10.2008 La Repubblica del 14.10.2008
Grande risposta dei colleghi della Polizia Municipale di Palermo all'assemblea sindacale fortemente voluta dalla base. Proprio alla scorsa assemblea, indetta Mercoledì 8.10.2008 dai COBAS Pubblico Impiego sono stati i colleghi stessi a chiedere un'azione di contrasto alle scelte dell'amministrazione. Sempre in quella occasione si era deciso di portare in Piazza Pretoria i colleghi, davanti la sede Comunale, simboleggiando che le vere responsabilità sono da ricercare in una scellerata politica del personale messa in atto dall'amministrazione comunale. Una sede assembleare simbolica sia per la vicinaza alle istituzioni sia per la stradalizzazione della problematica. A partire già dalle ore 09.30 la Piazza si è cominciata ad animare. Lo spirito, a parte la gravità della situazione, era quello giusto. Duro, intransigente, ma allo stesso tempo civile e responsabile. Alle ore 10.45 Piazza Pretoria contava circa 500 agenti di P.M. che ascolavano compostamente le parole megafonate di coloro che volevano esternare il proprio dissenzo. Certo ha fatto un bell'effetto vedere i colleghi del Mosic protestare, certo ha fatto un bell'effetto vedere i colleghi del magazzino protestare, certo ha fatto un bell'effetto essere riusciti a unire 500 colleghi e di questo ne devono tenere conto anche all'amministrazione ed in Prefettura. Questa è una bella lezione di altruismo manifestata dai colleghi operativi esterni. (pazienza se parecchi sono rimasti a lavorare, pazienza se ci sono stati tentativi di boicottaggio) . I colleghi che svolgono la propria attività in ufficio questo non lo devono dimenticare (Noi saremo pronti a ricordarglielo). A proposito di Prefettura, proprio domani mattina, alle ore 11.00, si terrà un incontro tra il Prefetto e la triplice per un tentativo di raffreddamento della vertenza in corso. Stamattina proprio un RSU della CGIL presente in Piazza, ha invitato tutti alla partecipazione e noi lo ribadiamo, con forza, in quanto ci sembra giusto. Invitiamo chi libero dal servizio alle ore 10.30 a farsi una passeggiatina in via Cavour.
CiccioSpena (RSU Cobas del Pubblico Impiego)


BASTA ! DOMANI TUTTI IN PIAZZA PRETORIA PER GRIDARE IL NOSTRO DISAPPUNTO.

Ecco l'ultima nota della Direzione Generale dove esprime con chiarezza la propria posizione in merito alla questione dell'indennità di turno della Polizia Municipale di Palermo.

Comunicato Stampa.

Ecco, il testo del comunicato stampa che è stato inviato all'ANSA e a tutte le testate giornalistiche alle ore 16.30 del 12.10.2008.
Comunicato StampaA seguito dell’intenzione da parte dell’amministrazione comunale di Palermo di ridurre i servizi pomeridiani, serali e notturni della Polizia Municipale, i COBAS Pubblico Impiego annunciano, per domani Martedì 14 Ottorbre 2008, una assemblea sindacale dalle ore 10.00 alle ore 12.00 in Piazza Pretoria. Per protestare fermamente contro questa mancanza di sensibilità ai problemi della sicurezza dei cittadini e alle buste paghe dei lavoratori. Il taglio relativo alla turnazione, oltre a mortificare una categoria che si trova già a fronteggiare una situazione fallimentare per quanto riguarda la carenza organica, crea un pericolo imminente per l’intera comunità cittadina. Proprio, stamattina due operatori di P.M. sono stati aggrediti al mercatino di Via Titone. Questo non è una novità, i colleghi sono costretti a lavorare in condizioni precarie e a fronteggiare un intero mercato rionale con solo 7 unità, senza, tra l’altro, avere ricevuto una formazione professionale in merito, senza radio, mandati allo sbaraglio, a fronteggiare un fiume di abusivismo. Stesso discorso per il reparto che si occupa della vigilanza stradale, ridotto, ai minimi termini, con operatori allo stremo delle forze costantemente impegnati ad assicurare un servizio dignitoso alla cittadinanza. Questo che, sembra una emergenza, è da troppo tempo diventata una normalità, nonostante le continue denunce avanzate dal personale.L’amministrazione cosa fa?Taglia la turnazione, aggravando la già precaria situazione. Il personale non viene messo in condizione di lavorare in maniera serena. La turnazione è fondamentale sia per la già precaria situazione salariale sia per la sicurezza in città. Il Prefetto dovrà intervenire immancabilmente allertando carabinieri e polizia per sopperire al taglio dei servizi alla cittadinanza. I COBAS chiedono all’amministrazione comunale e al Sig. Sindaco della Città di Palermo una giusta politica del personale, una politica che assicuri il buon funzionamento dell’intera macchina amministrativa. Si chiede l’utilizzo immediato delle economie disponibili maturate sul fondo del personale per sanare da subito il buco della turnazione della polizia municipale e contestualmente l’adeguamento del fondo al fabbisogno strutturale dell’intero comparto comunale. Le conseguenze del taglio intaccheranno anche l’aspetto della salute e della sicurezza dei lavoratori i quali saranno costretti a condividere spazi gia carenti. Su questo aspetto i COBAS annunciano sin da adesso denunce agli organi competenti per la non conformità, alle normative vigenti in materia di sicurezza, degli ambienti di lavoro.Sin tanto non venga assicurata la turnazione a tutti i componenti del Corpo di Polizia Municipale di Palermo questi intendono chiedere scusa alla cittadinanza per le inevitabili carenze sui servizi che dovrà inevitabilmente sostenere. E’ importante sottolineare che questa situazione non l’abbiamo voluta noi, ma una amministrazione cieca e poco attenta.
Palermo lì 13.10.2008
F.toIl Gruppo COBAS Pubblico Impiego

Vigili urbani a mezzo servizio. La Repubblica.it

Articolo pubblicato da Republica il 12 Ottobre 2008
Saltano i turni, due sole pattuglie nei weekend. Sos del comandante.IL SABATO e la domenica solo due pattuglie di vigili in strada. La notte controlli affidati a diciotto agenti. Mentre dal lunedì al venerdì servizi dimezzati, con mille vigili su 1.400 costretti a lavorare solo di mattina. Il comandante della polizia municipale Nunzio Purpura, dopo il taglio alle indennità di turnazione deciso dall'amministrazione comunale, mette nero su bianco la Caporetto della polizia municipale. Con una nota spedita a tutti i dirigenti di via Dogali spiega come verranno ridotti i servizi. In base ai fondi messi a disposizione dal Comune solo 425 vigili potranno lavorare sia di mattina che di pomeriggio. Tutti gli altri saranno costretti a tornare a casa alle due. Un taglio che creerà un rischio sicurezza in città. I gruppi che si occupano di sicurezza sull'ambiente, sull'edilizia e sulle frodi potranno utilizzare solo 3 uomini.per la viabilità, se la mattina ci saranno circa sessanta agenti per tutta la città, il pomeriggio saranno al massimo trenta. L'allarme più grosso nel fine settimana: il sabato, come scrive Purpura, in città ci saranno solo 80 vigili per tutto il giorno contro i 186 di adesso. La domenica gli agenti saranno 87. Ma le pattuglie in giro per la strada saranno solo due: una dell'infortunistica e l'altra per i controlli. Tutti gli altri vigili infatti saranno impegnati nei servizi di vigilanza fissa davanti alle sedi istituzionali. La notte in strada solo diciotto uomini per tutta la città. "sarà la fine della polizia municipale - attacca Michele Chianello, delegato sindacale della Cgil - Palermo, la quinta città d'Italia, si ritroverà senza nessun controllo. E' inaccettabile. Mercoledì incontreremo il Prefettoe sarà presente anche l'amministrazione." Il piano dei tagli doveva scattare già da domani. !a Purpura, in attesa di un ultimo spiraglio da parte della direzione generale, lo ha congelato per una settimana. E da domani i tagli scatteranno solo all'ufficio verbalizzazioniche con una nota riservata quello che succederà: senza il personale a lavoro di pomeriggio secondo l'ufficio non si potrà procedere alle iscrizioni a ruolo relative al 2007 "per un mancato introito di 10 milioni di euro nel bilancio 2008". E ancora la rinotifica dei vebali "non potrà avvenire nei tempi attuali per una perdita erariale di decine di migliaia di euro". L'ufficio contenzioso "non sarà in grado di difendere l'amministrazione all'attuale ritmo, a seguito dell'impossibilità di istruire e valutare per tempo le procedure propedeutiche alla trattazione in udienza con un danno mensile di circa 150 mile euro". L'ufficio alza bandiera bianca anche sui ricorsi al Prefetto "con un danno pari a 150 mila euro". "Un disastro" - aggiunge Chianello. " Questo piano farà implodere la polizia municipale - dice Gianfabio Monacò dei Cobas - il Prefetto sarà costretto a far intervenire polizia e carabinieri per sopperire alla carenza dei vigili. Martedì abbiamo indetto una assemblea sindacale davanti a Palazzo delle Aquile". Il comandante Purpura spera ancora in un aiuto da parte dell'amministrazione: Spero che i tagli possano essere ridimensionati - dice - altrimenti i servizi resi alla città saranno inevitabilmente compromessi".Sa.s.

Polizia Municipale di Palermo: slitta di una settimana il taglio ai servizi, esclusi 170 lavoratori.

Proprio oggi alle ore 12.30 circa è arrivata, al Comando di Polizia Municicpale di Palermo, una nota verbale da parte della Direzione Generale del Comune, in cui si prorogavano tutti i servizi soggetti a turnazione per un'altra settimana ad esclusione sempre del Reparto AA. GG. e Verbalizzazioni. In pratica solo 170 persone cominceranno a tastare sulla propria pelle come si vive con 150 euro in meno in busta paga. Per i restanti 1170 colleghi tutto risolto ....... o meglio rimandato di una settimana. Si informano tutti i lavoratori che l'Amministrazione Comunale a quanto pare non ha nessuna intenzione di concedere l'apertura di un tavolo di concertazione. Martedì mattina alle ore 10.00 saremo a Piazza Pretoria, per lottare per il nostro futuro e per coloro il quale il futuro è già presente.Si chiederà all'Amministrazione Comunale di sanare immediatamente l'intero buco della turnazione con l'utilizzo di parte delle economie disponibili e contestualmente l'incremento del fondo per il prossimo anno. Allo stesso tempo si chiederà con forza un contratto specifico per la Polizia Municipale in quanto risulta essere l'unica via d'uscita alle sistematiche sofferenze economiche a fine anno.

Tagli ai fondi per i vigili Dimezzati turni e servizi

Eccovi l'articolo pubblicato da "La Repubblica" Giovedì 9 Ottobre 2008, sull'argomento turnazione.
La VertenzaSolo 425 agenti su 1.400 potranno lavorare di mattina e pomeriggioSINDACATI della polizia municipale sul piede di guerra: dopo il taglio al fondo di turnazione da oggi solo 425 agenti su 1.400 potranno lavorare sia di mattina che di pomeriggio e i servizi saranno drasticamente ridotti. La maggior parte dei vigili urbani, 916 persone, lavoreranno solo fino alle 2: uffici chiusi, nessun controllo sull’edilizia né sull’ambiente. E sempre meno vigili per strada. Il Comune non ha fondi sufficienti per garantire al corpo di polizia municipale i 400 mila euro necessari a rimpinguare il fondo di turnazione, quei soldi cioè, circa 140 euro al mese in busta paga, che ogni agente prende per lavorare in base ai turni, cioè un giorno di mattina, un altro di pomeriggio, una volta di sera e un’altra di notte. Senza questi fondi, più della metà degli agenti, circa 900 su un totale di 1.400 uomini, lavorerà solo di mattina. E tantissimi servizi saranno dimezzati.I Cobas, che ieri si sono riuniti in assemblea, hanno già annunciato che scenderanno in piazza martedì: i dipendenti si riuniranno in Piazza Pretoria per chiedere al Comune l’utilizzo delle economie sul personale per pagare la turnazione a tutti. "La lotta intrapresa dalla base non si fermerà fino a quando l’indennità di turnazione non verrà garantita a tutti – dice Gianfabio Monacò rappresentante dei Cobas della polizia municipale – è inaccettabile che i servizi alla cittadinanza debbano essere garantiti da 400 vigili costretti a turni impossibili. Non ci sarà più alcun controllo sul territorio e questo l’amministrazione non può permetterlo". Ieri Giovanni Cammuca della Cgil, insieme con Cisl e Uil, ha distribuito un volantino per lanciare la mobilitazione di tutto il personale comunale: "I disservizi che la città è costretta a sopportare – dice Cammuca – non possono essere addebitati a colpe dei dipendenti, ma solo a scelte precise dell’amministrazione che spende le risorse in consulenze e contratti dirigenziali a termine piuttosto che integrando il fondo che garantisce anche l’erogazione dei servizi".
sa.s

Assemblea COBAS sulla turnazione del 08/010/2008: resoconto

Oggi si è tenuta l'assemblea dei COBAS del Pubblico Impiego di Palermo presso i locali siti al piano terra della caserma della Polizia Municipale di Via Dogali, 29. Abbastanza prevedibile l'affluenza dei colleghi in quanto il problema del taglio dell'indennità di turnazione tocca da vicino un pò tutti.
Tocca chi la subisce in prima persona e tocca chi continuerà a percepire tale indennità in quanto dovrà sobbarcarsi di tutti i servizi pomeridiani, serali e notturni. Improponibile!
L'assemblea di oggi consisteva solo nell'esposizione, passo passo, di tutti quei documenti che riguardavano l'istituto della turnazione nel corso di questi due anni e la sua evoluzione. L'esposizione è avvenuta tramite la videoproiezione di n. 32 slide raffiguranti documenti ufficiali tratti dalle varie delegazioni trattanti sull'argomento turnazione, con le relative dichiarazioni messe a verbale e quindi gli intendimenti della parte pubblica e delle Organizzazioni Sindacali. Sono stati prodotti anche documenti ufficiali di comunicazioni tra Direzione Generale e Comando e ancora le varie proposte presentate dall'Amministrazione Comunale. Insomma si è spiegato con un linguaggio comprensibilissimo quello che è sempre sembrato super complicato. La novità assoluta è stata quella di aver legato tutto l'argomento in modo da non perdere il filo e non saltare nessun passaggio. In qualunque procedimento saltare un passaggio significa distorcere il procedimento stesso. Solo così i colleghi intervenuti hanno potuto avere una visione globale, inconfutabile e incontrovertibile. Per chi non avesse avuto la possibilità di intervenire, nei prossimi giorni sarà possibile visionare il video dell'assemblea sul blog. Abbiamo bisogno di qualche giorno per questa operazione, in quanto il video dovrà essere depurato da tutte quelle superfetazioni di carattere goliardico ed espressioni spontanee di caserma che non sono mancate. Oltre al video verranno inserite anche le slide in modo da poterle visionare in contemporanea.Alla fine dell'Assemblea è stato chiesto alla base quali azioni di lotta dovranno essere messe in atto. Gli RSU avranno l'obbligo di portarle avanti, non è la base che deve adeguarsi alle scelte dei sindacati. I sindacalisti chiunque essi siano non sono detentori della verità assoluta, ma devono essere uno strumento in mano ai lavoratori. La prossima iniziativa votata a maggioranza fra tutti gli intervenuti sarà un altra Assemblea Sindacale organizzata in Piazza Pretoria per Martedì 14 Ottobre 2008 con orario solo mattinale: dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
A proposito di questo i COBAS Pubblico Impiego unitamente a tutti i colleghi presenti in Assemblea (nei due turni) chiedono l'unione sindacale e quindi invitano tutte le altre Organizzazioni a partecipare e a darne comunicazione mediante volantini. Intendiamo specificare che l'azione indetta è finalizzata solo ed esclusivamente al risanamento del buco relativo alla turnazione 2008 della Polizia Municipale. Risolviamoci adesso il problema attuale e solo successivamente si provvederà a intavolare una azione corale, insieme a tutto il comparto comunale per il rimpinguamento di tutti i fondi possibili e immaginabili. Non ci sembra pensabile protestare per un rimpinguamento del fondo senza aver pensato prima di non far perdere 450 euro ad ogni singolo collega. Quindi si rinnova l'invito a non spaccare la categoria e unire le forze, per uscire fuori da questa situazione. L'eventuale silenzio delle Organizzazioni Sindacali sarà inteso come una scarsa attenzione al problema e un attentato alla forza di una protesta unitaria che mira allo stesso obbiettivo.Infine vogliamo chiarire che a partire dal giorno in cui comincerà il taglio effettivo della turnazione i COBAS vigileranno in tutti i posti di lavoro affinchè siano rispettate le normative vigenti in materia di sicurezza nei posti di lavoro e non esiteranno a denunciare il responsabile agli Organi competenti. Allo stesso tempo controlleranno che nessun lavoratore non soggetto a turnazione svolga la propria prestazione lavorativa al di fuori del turno mattinale anche se espressamente richiesto dal lavoratore stesso.
IL PERSONALE CHE NON TURNA DEVE ESSERE IMPEGNATO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DI MATTINA.
Siamo curiosi di vedere come faranno a conciliare spazi e persone.

La Polizia Municipale di Palermo continua ad essere derubata!

Ci riferiamo alla indennità di turnazione che consente di garantire servizi alla cittadinanza 24 ore su 24 ore.L'amministrazione ha deciso!Lunedì 29-09-2008 la concertazione si chiudeva con la decisione dell'amministrazione comunale di Palermo di non recedere dalla posizione intrapresa: taglio della turnazione all'intero reparto A.A.G.G. e verbalizzazioni (170 vigili).Proprio ieri sera (01.10.2008) il Direttore Generale del Comune ha inviato una nota ufficiale al Comandante della Polizia Municipale in cui comunica di ottemperare alla diminuzione dei servizi in turnazione. Nella stessa nota però si legge che i servizi devono essere mantenuti rispettando il budget previsto per il Corpo di P.M. dall'inizio dell'anno. Con questa piccola dizione in pratica si obbliga il Comando ad estendere il taglio non più a 170 persone, ma a 500 colleghi circa. Il problema è ben più grave di quanto potevamo immaginare.Sempre nella nota del Direttore Generale si legge che l'Amministrazione prende atto che tutte le sigle sindacali si sono dette contrarie all'utilizzo delle economie per coprire le esigenze della turnazione dei vigili. NON E' VERO! Solo Noi dei COBAS durante la delegazione trattante del 22.09.2008, abbiamo presentato una proposta scritta con la quale chiedevamo espressamente l'utilizzo di tutte le economie per la turnazione.Forse si sono dimenticati di questa dichiarazione?Riportiamo qui sotto il comunicato ufficiale.
COMUNICATO UFFICILE
Alla luce dei recenti sviluppi sulla indisponibilità dell'Amministrazione Comunale di risanare il buco dell'indennità di turnazione per il Corpo di Polizia Municipale, questa O.S. si dichiara contraria a questo indirizzo politico-amministrativo contestando tale provvedimento. Si ricorda che il dipendente che non effettuerà servizi in turnazione deve obbligatoriamente prestare la sua opera solo nel turno mattinale. Conseguentemente, si diffidano il Sig. Comandante e i Dirigenti della Polizia Municipale a predisporre servizi che prevedano prestazioni pomeridiane, serali e notturne a tutto il personale che sarà oggetto del predetto taglio.I COBAS, a partire dal giorno in cui si darà attuazione ai tagli, controlleranno che venga rispettato l'orario d'impiego del personale e provvederanno a denunciare a tutti gli organi competenti qualunque violazione riscontrata.Si invitano tutte le altre sigle sindacali a rendere pubblica con chiarezza la propria posizione in merito alla proposta dei COBAS di utilizzare tutte le economie del 2008 già consolidate (oltre 680.000 euro) per la totale copertura dell'istituto della turnazione della Polizia Municipale, piuttoste che conservarle per ipotetiche future necessità successive di tutto il personale del Comune, lasciando scoperte le esigenze attuali della Polizia Municipale. I colleghi sono invitati a porgere questa domanda ai propri sindacalisti di riferimento.

Delegazione Trattante del 29.09.2008

Oggi purtroppo si è conclusa una pagina poco bella per la Polizia Municipale.Come saprete si è svolta la delegazione trattante in Via del IV Aprile Palazzo Palagonia con argomento: Chiusura della concertazione sull’articolazione di servizio.Ebbene per noi dei COBAS il problema era risolto. Devo fare un passo indietro perché probabilmente ad alcuni manca un passaggio. La settimana scorsa, in delegazione trattante, il collega Chianello ha evidenziato che da alcuni calcoli, fatti in maniera sommaria, alla Polizia Municipale bastavano soltanto 295.000 euro circa per coprire il buco sino a fine anno e così assicurare l’indennità di turnazione a tutto il personale, senza effettuare tagli a nessuno. Abbiamo controllato questi conti e anche a noi risultava eccessiva la richiesta del Comando che risultava essere di 400.000 euro. A questo punto il Comando rifaceva i calcoli ed in effetti il fondo necessario risultava essere di 280.000 euro. Quindi da alcuni giorni si tirava un sospiro di sollievo per il pericolo scampato. Quindi ci siamo presentati in delegazione trattante convinti che tutto era risolto. Invece abbiamo avuto una amara sorpresa. Il Dr. Maneri esordiva dicendo che a seguito di una verifica sulla turnazione della Polizia Municipale e dopo che quest’ultima rimodulava la richiesta nella misura di 280.000 euro, l’Amministrazione Comunale chiude la concertazione comunicando quanto deciso. In parole povere a tutto il personale della Polizia Municipale si consentirà la turnazione ad eccezione degli appartenenti al Reparto Affari Generali e Verbalizzazioni. Gli unici uffici a turnare di questo Reparto saranno l’Autoparco ed il Magazzino Vestiario e Armeria. Il personale che subirà il taglio della turnazione effettuerà 35 ore settimanali e non effettuerà più servizi durante i festivi infrasettimanali. Per i servizi domenicali essi verranno pagati con l’ex art. 24 cioè con la maggiorazione prevista dal contratto. Per i servizi di sabato questi invece saranno retribuiti secondo la vigente produttività. A queste parole siamo caduti dalle nuvole non riuscendo a capire cosa stesse accadendo. Ci siamo guardati increduli cercando di scorgere nell’altra persona una spiegazione a tali conclusioni. In definitiva circa 170 colleghi dovranno rinunciare a 120 euro circa al mese sino a dicembre. Immediatamente le varie sigle sindacali hanno fatto verbalizzare l’abbandono della sala e la conseguente rottura del tavolo delle trattative. Le motivazioni sono state quasi tutte le stesse: l'assenza del Direttore Generale, del Ragioniere Generale, e delle altre alte figure dell’Amministrazione, la constatazione che l’A.C. non intende investire sulla Polizia Municipale. Contestualmente si diffidava l’A.C. ha non utilizzare i fondi delle economie per altri motivi. Uscivano dalla sala CGIL, CISL, UIL, DICAAP, CSA ognuno dopo aver fatto verbalizzare la propria ragione.Noi dei Cobas prima di abbandonare la sala abbiamo posto alcune domande:Avete letto la proposta presentata la volta scorsa dai Cobas?Si l’abbiamo letta.Cosa non avete condiviso?Se oggi l’A.C. ha comunicato quanto letto pocansi evidentemente non l’ha condivisa.Perché l’Amministrazione Comunale visto che servono meno soldi e la differenza è di soli 80.000 euro non ha intenzione di utilizzare le economie disponibili per coprire tale buco?Perché in previsione del taglio della turnazione per il prossimo anno vogliamo entrare gia a regime da quest’anno e quindi dare un indirizzo chiaro.A questo punto non essendoci più margini per continuare la trattativa e registrando la chiara intenzione dell'A.C. di non sposare le problematiche dei lavoratori di P.M., anche noi dei Cobas abbandonavamo il tavolo non prima di aver fatto mettere a verbale tre punti chiari:1. Siamo assolutamente contrari alla proposta dell’A.C.;2.Chiediamo ancora una volta, con forza, che vengano impegnate le economie per colmare il buco della turnazione;3. Comunichiamo che indiciamo immediatamente lo stato di agitazione della categoria dandone immediata comunicazione agli organi competenti.
SAPEVANO GIA' TUTTO?
La maggior parte dei sindacalisti che erano presenti in quella stanza già sapevano tutto, tanto che all’unisono hanno in rapida successione, declamato le proprie ragioni e abbandonato il tavolo senza chiedere spiegazioni o evidenziare meraviglia. Alla fine della delegazione trattante le sigle “importanti” hanno fatto brevemente capannello e poi si sono allontanati lentamente.Abbiamo immediatamente fatto un ragionamento: Secondo noi la nuova articolazione dei servizi, per i colleghi che subiranno il taglio, va a variare il regolamento di attuazione dei progetti di produttività relativi al Corpo di P.M. e quindi questo non può essere fatto unilateralmente così all’improvviso, ma deve avvenire a seguito di concertazione. Ecco che immediatamente abbiamo stilato una richiesta di apertura della concertazione e fatta protocollare in Direzione Generale. Con l'apertura del tavolo di concertazione per 30 giorno si deve stare a bocce ferme e quindi non si potrà procedere a nessun taglio sino alla conlcusione.La nota precedente la puoi leggere qui sotto. Comunque oggi stanno tastando il polso alla P.M.. L'A.C. ha un preciso progetto che sta portando avanti con grande determinazione: Tagliare la turnazione.
Noi dobbiamo volare alti, non ci possiamo limitare a chiedere le piccole cose, dobbiamo avere il coraggio (ed è il momento storico propizio) di chiedere con forza un contratto decentrato solo per l'area di vigilanza e quindi essere scorporati dal restante comparto comunale. Questo sarebbe la fine di tutti i nostri guai. Si parla tanto di paccheto sicurezza e ancora oggi siamo coercizzati da un contratto EE.LL. che ci accomuna ai dipendenti comunali. Chiediamo con forza di avere un contratto specifico per la nostra area. Così come in alcune Polizie Municipali d'Italia.Noi dei COBAS stiamo avanzando ufficialmente la richiesta. Se vogliamo la stessa cosa uniamo le nostre forze e gridiamolo insieme.
A pesto CiccioSpena

Contro la riforma Brunetta i Vigili di Palermo ricorrono a misure di autodifesa: avviati corsi di Difesa Personale


Negli ultimi anni si è molto discusso, sulla formazione del Poliziotto Municipale e di questa si è solo presa in considerazione la classica formazione professionale relativa ai vari Codici, Regolamenti ecc…(La formazione che è stata messa in atto dall’Amministrazione Comunale in questi ultimi tempi, sarà oggetto di un prossimo articolo, in quanto abbisogna di una attenta analisi).Abbiamo da sempre auspicato anche una formazione fisica. Una formazione che ci fornisse i fondamentali per affrontare eventuali situazioni critiche riguardanti la difesa personale. E Dio sa quanto sia utile ai giorni d’oggi.Ma evidentemente ad alcuni è da sempre sembrata superflua.Addirittura ricordo che l’anno scorso abbiamo sfiorato questa impresa, con un Corso approvato dall’Amministrazione Comunale, con tanto di finanziamento e poi, non si sa per quale motivo, è abortito.Ebbene da alcuni giorni è diventato realtà. Un corso nato con caparbietà, contro mille difficoltà, quasi una sfida alla dilagante devastazione che vige negli ambienti lavorativi. Infatti il Corso è a costo zero e forse per questo ha potuto registrare l’approvazione dell’Amministrazione Comunale. Non sono previsti rimborsi di nessun genere, si adopera una palestra comunale e si utilizza il sapere di colleghi che lo mettono a disposizione degli altri (Però, almeno un minimo di materiale l’Amministrazione lo poteva fornire). E’ chiaro che si tratta di colleghi con grande professionalità in materia e con tanto di abilitazioni varie. Insomma dei veri maestri. Il risultato è sicuramente di qualità sia dal punto di vista formativo che aggregativo e comunicativo. E’ proprio di questi ultimi aspetti che il Corpo di Polizia Municipale ha bisogno: sentirsi vicini, essere ascoltati, evadere dalla routine quotidiana fatta di vessazioni e di grigiume, una boccata d’ossigeno, una pedana su cui slanciare l’entusiasmo. Dico questo perché sono andato a trovare i corsisti ed i loro insegnanti e ho potuto raccogliere le impressioni che sono state estremamente positive. Colleghi con tanta voglia di imparare e di muoversi. Sono queste iniziative che fanno bene a tutto l’ambiente.Però, ahimè, devo constatare che a fronte di tutto questo c’è, in atto, il tentativo di una parte (malata) del Corpo che per invidia, per interessi o per il solo piacere di distruggere la piantina che sta nascendo, cerca di soffocare questo Corso. Non permettiamo che questo avvenga, difendiamolo e facciamo di tutto affinché iniziative come questa si moltiplichino ed abbiano il successo che meritano. Gettiamo il marciume che abbiamo dentro di noi e votiamo le nostre menti a principi più costruttivi e seri.Concludo, con un GRAZIE grande grande, agli insegnanti che, con enorme altruismo e senza secondi fini, erudiscono i colleghi in forma gratuita. (Nelle varie palestre cittadine se vuoi imparare, queste persone le devi pagare).Non vedo l’ora di passare sotto le loro mani, spero solo non mi facciano male.
CiccioSpena

Relazione dei Cobas P.I. di Palermo per l'ottenimento della categoria usurante ai VVUU.

Lavoratori della Polizia Municipale. Analisi e valutazione per il riconoscimento dei benefici di legge per i lavori usuranti. Relazione facente parte di un emendamento presentato al Governo Prodi e discussa in Parlamamento.
A cura di Filippo Macaluso rappresentante dei lavoratori per la sicurezza del Comune di Palermo.Si ringrazia per la preziosa collaborazione Giuseppe Messina di Legambiente Palermo per i dati fornitiPremessa.
La presente relazione è finalizzata a dimostrare come l’attività lavorativa degli Operatori della Polizia Municipale influenzi negativamente la speranza di vita del lavoratore stesso.Si vuole, altresì, analizzare attraverso dati oggettivi la disparità di trattamento fra gli operatori della polizia municipale e categorie di attività con funzioni analoghe.E’ opinione dello scrivente che gli operatori della Polizia Municipale svolgano le stesse funzioni delle categorie del comparto sicurezza con l’aggravio, però, di svolgerlo in un ambiente di lavoro particolarmente a rischio per le più disparate condizioni climatiche, per le diverse situazioni di stress e per un carico ampio di responsabilità.In altre parole con la presente relazione, nel descrivere prima i rischi, a cui è esposto il lavoratore, e poi con i dati ricavati dalle fonti di indagini di natura scientifica, si vuole evidenziare come il luogo di lavoro dell’Operatore della Polizia Municipale, “la strada”, rappresenti una fonte di malattia. E come attualmente i dispositivi legislativi, nel contesto del D.Lgs. 626/94 non siano sufficienti ad un controllo sanitario efficace, soprattutto per una interpretazione restrittiva della legge.E come attualmente i dispositivi di legge, non considerano per gli Operatori della Polizia Municipale benefici e/o indennizzi, che invece sono riservati a categorie con funzioni analoghe. Ed ancora, come attualmente le misure di tutela resi disponibili dalla tecnica non siano sufficientemente idonei per attuare un’adeguata prevenzione e protezione dai danni che gli stessi subiscono.Rischi a cui è sottoposto il lavoratore di Polizia MunicipaleGli Operatori della Polizia Municipale, nel loro ambiente di lavoro, sono esposti a diversi agenti di rischio di cui alcuni meritano un’analisi approfondita per gli effetti che hanno nell’aspettativa di vita degli stessi, e sono :- gli inquinanti atmosferici,- il rumore,- le condizioni climatiche;- lo stress derivante dal controllo del traffico veicolare.Tali rischi si aggravano ancora di più per la loro combinazione e per l’aggiunta di altre condizioni di rischio, quali: l’assunzione prolungata di posture erette, la deambulazione protratta, il potenziale contatto con materiali biologici e, non ultimo, la particolare condizione di stress riferibile all’estensione delle responsabilità su un vasto campo applicativo.Questi elementi di rischio trovano riscontro nell’esito della valutazione dei rischi effettuata dai Responsabili della Sicurezza e/o da professionisti esterni incaricati dalle amministrazioni comunali.In altre parole, ciò che è stato da me dedotto sulla specificità dei rischi sono esplicitate dettagliatamente nei Documenti di Valutazione dei Rischi, predisposti dalle Amministrazioni Comunali, ai sensi del D.Lgs. 626/94.Inoltre anche gli Organi di Vigilanza c/o le AUSL territorialmente competenti hanno confermato la presenza dei rischi sopra menzionati. In alcuni casi, proprio, gli Organi di Vigilanza sono intervenuti chiedendo l’integrazione di rischi non correttamente analizzati nei Documenti di Valutazione dei Rischi.In sostanza è comprovato, proprio nel contesto della legislazione vigente, in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, che l’attività lavorativa degli operatori della Polizia Municipale richiede un impegno psicofisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti da misure idonee.Fonti scientifiche provenienti da Organismi scientifici e da studi universitari :Si riportano alcuni riferimenti, di particolare interesse, provenienti da indagini scientifiche, da studi universitari e da pareri di professionisti. Questi riferimenti come vedremo, dimostrano il legame fra i danni subiti dal lavoratore e i rischi a cui è esposto nel proprio ambiente di lavoro.1. Recentemente è stata resa nota la nuova pubblicazione “Effetti sulla salute dell’inquinamento dell’aria da trasporto” curata dall’OrganizzazioneMondiale della Sanità (OMS).L’evidenza epidemiologica e tossicologica sugli effetti dell’inquinamento dell’aria da trasporto è aumentata sostanzialmente nelle ultime decadi: le ricerche provano che l’inquinamento dell’aria da trasporto provoca gravi danni alla salute umana tra cui: l’aumento di rischio di morte per cause cardio-polmonari, l’aumento di malattie nell’apparato respiratorio e di cancro ai polmoni.Nei dettagli lo studio condotto dall'Organizzazione mondiale della Sanita - ufficio regionale per l'Europa - per conto dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT), tra il 2002 e il 2004, è stato realizzato su 13 città italiane campione di oltre 200mila abitanti. Le città sotto osservazione sono state Torino, Genova, Milano, Trieste, Padova, Venezia-Mestre, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo, pari al 16% del totale della popolazione nazionale circa (9 milioni di persone).Secondo il dossier, gli oltre 8 mila decessi stimati ogni anno equivalgono al 9% della mortalità negli over 30 per tutte le cause esclusi gli incidenti stradali. Le nuove conoscenze disponibili sugli effetti sanitari del PM10 rilevano come l'impatto della mortalità per gli effetti cronici oltre i 20 microgrammi per metro cubo (limite che la direttiva comunitaria '99/30/EC ha indicato per il 2010) sia da riferire al cancro al polmone (742 casi ogni anno), infarto (2562), ictus (329).Numeri elevati anche per altre malattie, tra le quali bronchiti, asma, e sintomi respiratori in bambini ed adulti, oltre a ricoveri ospedalieri per malattie cardiache e respiratorie che determinano perdita di giorni di lavoro.Lo studio si è esteso anche all'impatto dell'ozono sulla salute, stimato in 516 morti ogni anno nelle città italiane campione, decessi che si aggiungono a quelle dovute alle polveri sottili.Nel secondo Rapporto APAT sulla Qualità dell'Ambiente Urbano si evidenzia come il PM10 emesso dal trasporto su strada rappresenta la principale fonte di emissione di particolato nelle aree metropolitane italiane. Il particolato fine (PM) è un agente inquinante composto da un insieme di particelle che possono essere solide, liquide oppure solide e liquide insieme e che, sospese nell'aria, rappresentano una miscela complessa di sostanze organiche ed inorganiche. Queste particelle variano per dimensione, composizione ed origine. Le loro proprietà sono riassunte nel loro diametro aerodinamico, definite come dimensione della particella:• la frazione con un diametro aerodinamico inferiore a 10 m è chiamata PM10 e può raggiungere le alte vie respiratorie ed i polmoni;• le particelle più piccole o fini sono chiamate PM2.5 (con un diametro aerodinamico inferiore a 2.5 m); queste sono più pericolose perché penetrano più a fondo nei polmoni e possono raggiungere la regione alveolare.La dimensione delle particelle determina anche la durata della loro permanenza nell'atmosfera. Mentre la sedimentazione e le precipitazioni rimuovono la frazione compresa tra 2,5 e 10 m (PM10-2,5 detto anche frazione grossolana del PM10) dall'atmosfera nel giro di poche ore dall'emissione, il PM2.5 può rimanere nell'aria per giorni o perfino per settimane. Di conseguenza queste particelle possono percorrere distanze molto lunghe. I maggiori componenti del PM sono il solfato, il nitrato, l'ammoniaca, il cloruro di sodio, il carbonio, le polveri minerali e l'acqua. In base al meccanismo di formazione, le particelle si distinguono in primarie e secondarie.Le particelle primarie vengono direttamente immesse nell'atmosfera mediante processi naturali e prodotti dall'uomo (antropogenici). I processi antropogenici includono la combustione dei motori delle auto (sia diesel che a benzina); la combustione dei combustibili solidi (carbone, lignite, biomassa) di uso domestico; le attività industriali (attività edili e minerarie, lavorazione del cemento, ceramica, mattoni e fonderie); le erosioni del manto stradale causate dal traffico e le polveri provenienti dall'abrasione di freni e pneumatici; e le attività nelle cave e nelle miniere.Le particelle secondarie si formano nell'aria a seguito di reazioni chimiche di inquinanti gassosi e sono il prodotto della trasformazione atmosferica del biossido di azoto, principalmente emesso dal traffico e da alcuni processi industriali, e del biossido di zolfo, che risulta dalla combustione di carburanti contenenti zolfo. Le particelle secondarie si trovano principalmente nella frazione del PM fine.La valutazione sistematica dei dati completata nel 2004 dall'OMS Europa, indica che:• il PM aumenta il rischio dei decessi respiratori nei neonati al di sotto di 1 anno, influisce sullo sviluppo delle funzioni polmonari, aggrava l'asma e causa altri sintomi respiratori come la tosse e la bronchite nei bambini;• il PM2.5 danneggia seriamente la salute aumentando i decessi per malattie cardio-respiratorie e cancro del polmone. La crescita delle concentrazioni di PM2.5 aumenta il rischio di ricoveri ospedalieri d'emergenza per malattie cardiovascolari e respiratorie;• il PM10 ha un impatto sulle malattie respiratorie, come indicate dai ricoveri ospedalieri per questa causa.Gli effetti relativi all'esposizione nel breve periodo comprendono: infiammazioni polmonari, sintomi respiratori, effetti avversi nel sistema cardiovascolare, aumento della richiesta di cure mediche, dei ricoveri ospedalieri e della mortalità.Poiché l'esposizione al PM causa nel lungo periodo una sostanziale riduzione dell'attesa di vita, gli effetti nel lungo periodo sono chiaramente più significativi per la salute pubblica di quelli nel breve periodo. Il PM2.5 si associa maggiormente alla mortalità, indicando un aumento del 6% del rischio di morte per tutte le cause per ogni aumento di 10g/m3 nelle concentrazioni di PM2.5 sul lungo periodo.Gli effetti relativi all'esposizione nel lungo periodo comprendono: aumento dei sintomi dell'apparato respiratorio inferiore e delle malattie polmonari ostruttive croniche, riduzione delle funzioni polmonari nei bambini e negli adulti, e riduzione dell'attesa di vita causata principalmente dalla mortalità cardio-polmonare e dal cancro al polmone.Studi su larga scala mostrano gli effetti significativi del PM2.5 in termini di mortalità, ma non sono in grado di identificare una soglia al di sotto della quale il PM non ha effetti sulla salute: cosiddetto livello senza effetti. 2. Studi effettuati dal Prof. ALDO FERRARA (titolare della II cattedra di malattie dell’apparato respiratorio all’università di Siena), sulla salute respiratoria e sull’ambiente atmosferico, su vigili urbani hanno osservato che questi sono sottoposti a delle lesioni all’apparato respiratorio .Tali lesioni porteranno i soggetti osservati all’età di 60 anni ad avere un deficit della funzionalità cardio-respiratoria pari ad almeno al 30% per i soggetti non fumatori. Di conseguenza i soggetti esaminati avranno un’aspettativa di vita di 7,5 anni in meno rispetto ad un coetaneo che svolge un’altra attività.E pertanto, queste lesioni devono essere considerati dei veri e propri danni biologici. Infatti il deficit di funzionalità cardio-respiratoria non è imputabile a delle abitudini personali ma ad una situazione ambientale nella quale l’individuo si è trovato. Inoltre le condizioni dei vigili urbani sono aggravate in quanto ad una problematica legata allo smog si aggiunge quella cardio-circolatoria dovuta allo stress per i disturbi specifici del traffico. E’ opinione dello scrivente che questi siano degli elementi scientifici indubitabili sui quali non si può discutere e sono chiaramente le premesse per un danno biologico ed usurante. Inoltre, in una recente ricerca effettuata sui vigili urbani i sintomi più facilmente rappresentati non erano quelli cardio-respiratori che si manifestano a lungo termine ma erano quelli di acuzie neurologica come il mal di testa ed una sensazione di nausea che stanno ad indicare una patologia in atto. 3. Uno studio europeo ha individuato coorti occupazionali esposte a diversi livelli di benzene.In particolare di nostro interesse sono i principali risultati dello studio di mortalità tra i guidatori di autobus della città di Genova e i vigili urbani di Genova e Milano.Lo studio ha incluso tutti i lavoratori maschi impiegati nel periodo dal 1949 al 1979.La mortalità è stata studiata nel periodo 1960 – 1998.Nell’analisi dello studio è stato osservato un aumentato rischio per linfoma di Hodgkin e tumore del polmone.Lo studio è stato condotto dai seguenti ricercatori:- A.C. Pesatori, M. Bonzini, D. Consonni, A. Baccarelli, P.A. Bertazzi e A. Colombi del Dipartimento di Medicina del Lavoro, degli Istituti clinici di Perfezionamento e dell’Università degli Studi di Milano;- P.G. Duca del Dipartimento di Scienze Cliniche “Luigi Sacco”, dell’Università degli Studi di Milano - F. Merlo dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, di Genova. 4. Altre interessanti indicazioni sulla correlazione tra tipo di mansione svolta e alcuni tipi di patologie sono riscontrabili nel rapporto MALPROF, promosso dallo stesso ISPESL in collaborazione con le Regioni, che attraverso l’aggregazione dei dati di malattia professionale pervenute ai servizi territoriali di prevenzione delle ASL mira all’individuazione delle mansioni che causano con maggiore frequenza l’insorgenza di determinate patologie. Anche l’INAIL svolge indagini simili ma essendo i dati vincolati dalle condizioni di riconoscimento legale per fini di tutela assicurativa spesso i risultati presentano un elevato grado di distorsione.5. Altre interessanti indicazioni ci pervengono da un parere tecnico rilasciato dall’ordine interprovinciale dei chimici di Palermo a firma del Presidente Dott. Cottone, presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Chimici della Sicilia.Alla richiesta se gli Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie (le mascherine di protezione in dotazione agli operatori della Polizia Municipale del comune di Palermo) sono idonei, l’Ordine si esprimeva relazionando quanto segue:Premesso che lo stesso è indicato dal produttore quale “44291203 MANDIL FFP2/V COMBI, respiratore antiodore combinato con antipolvere per aerosol solidi e liquidi secondo la classe 2, con valvola di espirazione, Omologazione EN 149:2001”, nel richiamare quanto espresso in sommità alla nota circa la necessità di una vera e propria perizia, l’Ordine può, a titolo di carattere generale, rimettere le seguenti considerazioni:1. Il lavoratore è certamente esposto ad inquinanti presenti in forma gassosa e ad inquinanti presenti in forma solida;2. La filtrazione ed in generate il trattenimento di una o più molecole, da parte di un sistema di contenimento è la somma di disparate interazione chimiche, chimico-fisiche, fisiche.Per meglio esporre e far comprendere si precisa che un aerosol può essere trattenuto a seguito di perdite del contributo cinetico della particella dispersa per urto su una superficie che non risponde in maniera elastica.Tra i motivi di mancanza di risposta elastica vi stanno le deboli interazioni di carattere chimico-fisico, quali ad esempio l’imbibizione del supporto cellulosico da parte delle particelle acquose presenti ed in cui a loro volta sono disciolti composti chimici (idrofilia).Tra i motivi chimico-fisici può annoverare l’effetto che una superficie può esercitare al fine dell’accrescimento dimensionale dell’acqua aereo dispersa con la formazione di gocce che non possono essere più disperse nel mezzo aereo a causa della loro aumentata massa (vedi formazione della pioggia ed utilizzo di sali per la formazione della stessa).Tra i mezzi fisici si può considerare ancora la circostanza legata all’urto delta particella con un mezzo più freddo, urto che fa cedere energia; tale cessione provoca una diminuzione del contenuto entalpico totale della particella e la sua condensazione (vedi meccanismo della rugiada).Quando il meccanismo riguarda le polveri è necessario chiarire che la pericolosità di una particella solida non solo è legata alla sua dimensione, ma è strettamente legata alla possibilità che la stessa trasporti in superficie composti pericolosi (tossici e/o irritanti e/o cancerogeni) e che successivamente possa effettuare il rilascio di tali composti.Quindi la semplice circostanza che una sostanza solida (dispersa in mezzo aereo) venga trattenuta in ragione del mezzo filtrante e delle sue dimensioni, da sola non e sufficiente a far considerare efficace il D.P.I., in quanto va valutato anche il sistema con cui la polvere trasporta la sostanza.Tutto ciò al fine di comprendere se, dopo il trattenimento della particella solida si possano creare le condizioni di distacco dell’inquinante ed il suo successivo trasporto. E' proprio tale meccanismo di cessione che rende le polveri inalabili al disotto del 10 micron pericolose per la salute in funzione della toro provenienza e composizione.Mentre al riguardo se eventuali danni possono essere rilevati attraverso le analisi chimico - cliniche, l’Ordine dei chimici rispondeva:quest’ordine è costretto per l’ennesima volta a rilevare l’utilizzo improprio e pomposo, per i metodi di determinazione di talune sostanze in ambito umano (metodi che più correttamente in ambito anglo sassone sono definiti come blood-test), del termine analisi. Premesso ciò sarebbe del tutto inverosimile che un'analisi chimica vera e propria avente come oggetto la reale presenza e quantità di un composto, possa dare un risultato diverso in funzione del metodo (si cita il caso del glucosio dove i valori sono indicati in funzione del metodo) e non affermi con certezza la reale ed inequivocabile quantità dello stesso. Quanto richiesto si riferisce in realtà all'utilizzo di sofisticate tecniche analitiche non presenti nella comune realtà di chimica-clinica. In altri termini ci si chiede se le ordinarie analisi chimico-cliniche possono determinare, qualitativamente e quantitativamente, composti quali i metalli pesanti, (Piombo, Vanadio, Cadmio, Cromo, Hg, etc.) ed inoltre i composti organici conosciuti come la sporca dozzina ed oggetto delta Conferenza di Johnnasburg ovverosia (I.P.A., Diossine. PCB, PCT e diossino simili) oltre a benzene e suoi derivati.La risposta è negativa e si rimanda per maggiori approfondimenti ai lavori svolti dall’I.S.S. per l’Italia nell’ambito della campagna europea di valutazione del livello di contaminazione di base. Peraltro si osserva che la determinazione ai fini dell'accumulo di molte di tali sostanze riguarda tessuti ed organi e quindi una determinazione del semplice livello ematico non sembrerebbe sufficiente a dare le corrette informazioni ai medici competenti, per la valutazione del rischio.Infine, per completezza di informazione, si precisa che gli strumenti idonei per tale tipo di analisi sono estremamente complessi e che ad oggi l’Ente tecnico-strumentale della Regione, I'ARPA Sicilia, non è sufficientemente attrezzata per svolgere tate attività analitica considerato che oltre ai problemi di prelievo del campione e necessario procedere a fasi specifiche di preparazione, purificazione e concentrazione dello stesso. Risulta a quest’Ordine che l’ARPA si stia dotando della necessaria strumentazione, anche se con orientamento prevalentemente ambientale.Si rimane disponibili per l'illustrazione della nota nelle varie sedi che si ritengano opportune.In sostanza, nella prima risposta da notare che, per quanto riguarda i rischi derivanti dall’esposizione a sostanze inquinanti, nell’attività lavorativa di controllo del traffico veicolare, non esistono Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie con la presunzione di potersi definire tali da eliminare il rischio degli inquinanti .E nella seconda risposta da notare che non esistono attualmente analisi che possano dare la certezza del grado di dannosità raggiunto a causa dell’esposizione agli agenti inquinanti a cui è sottoposto l’Operatore della Polizia Municipale nella sua attività.Da sottolineare che le attuali mascherine in cellulosa distribuiti agli operatori della Polizia Municipale sono inutili e forse addirittura, per le ragioni sopra illustrate, più dannose dal momento che, quando naso e bocca non sono liberi di respirare, si tende a inglobare aria con più forza.Gli unici filtri realmente utili si chiamano Epa, realizzati con materiali altamente tecnologici, ma il loro costo è proibitivo, si tratta, in definitiva, degli stessi filtri usati per le maschere antigas.E comunque va detto che queste maschere in genere sono chiaramente poco utilizzabili perché incompatibili con l’attività degli Operatori della Polizia Municipale impegnati al controllo del traffico, per l’impossibilità di utilizzare il fischietto e la comunicazione verbale per impartire ordini e indicazioni. E’ evidente per quanto sopra illustrato che l’ambiente di lavoro (ambiente esterno) del vigile urbano ha un elevato grado di inquinamento tale da creare inevitabilmente delle lesioni sull’apparato cardio-respiratorio .Un aspetto singolare è che gli operatori della polizia municipale, in queste condizioni, sono costretti a subire gli effetti di dannosità dello smog in modo passivo.Il comparto sicurezza in Italia e la Polizia MunicipaleUn aspetto singolare in relazione ai benefici previsti dall’attuale legislazione è la diversità di trattamento tra le categorie rientranti nel comparto sicurezza e la Polizia Municipale.Infatti alle categorie del comparto sicurezza vengono riconosciuti alcuni benefici ed indennizzi.A questo punto, è preliminarmente necessario precisare come nel comparto sicurezza rientrano le attività con funzioni di mantenimento dell'ordine pubblico e di prevenzione dei reati (polizia di sicurezza) e le funzioni di repressione di quest'ultimi (polizia giudiziaria).Ai fini della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, sono forze di polizia: a) la Polizia di stato, struttura civile ad ordinamento speciale, dipendente organicamente dal Ministero dell'Interno; b) l'Arma dei Carabinieri; c) il Corpo della Guardia di Finanza, struttura militare dipendente dal Ministero dell'Economia e delle Finanza.Sono, inoltre, Forze di polizia, in funzione di concorso alle precedenti, la Polizia Penitenziaria, inquadrata organicamente nel Ministero della Giustizia, e il Corpo Forestale dello Stato, dipendente dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.Nell'ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, infine, sono istituiti due organismi interforze ai quali l'Arma partecipa con proprio personale ed in numero paritetico rispetto a quello della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza: la Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.) e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.), E pertanto, a questo punto, considerato che l’attuale piano di sicurezza vedrebbe estendere la Polizia Locale a compiti di lotta alla microcriminalità, non si comprende il diverso trattamento fra categorie con funzioni perfettamente similari.Non si comprende, altresì, come i lavoratori della Polizia Municipale con le stesse funzioni rientranti nel comparto sicurezza, ed aggravati da rischi connessi alla specificità del lavoro stesso, come precedentemente illustrato, non debbano ricevere i benefici di legge previsti per tali categorie.
Filippo Macaluso