lunedì 24 novembre 2008

Verde Agricolo? No a Palermo non è necessario.

LA REPUBBLICA 22 novembre 2008
Sì del Comune ai palazzi nel verde agricolo di Sara Scarafia.

La commissione urbanistica dice sì alla delibera sulle aree Peep e avvia l’iter per la realizzazione di migliaia di alloggi, anche in verde agricolo…In commissione, però, non tutti hanno votato sì alla delibera.. Nadia Spallitta di Un’Altra Storia si è astenuta… Per Nadia Spallitta, che ha presentato un ordine del giorno approvato sulla salvaguardia del verde agricolo, - non si conosce quale sia l’effettivo fabbisogno abitativo. La delibera Peep si fonda sul censimento del 1991 mentre ne esiste uno del 2001 che registra un decremento della popolazione di oltre 30 mila unità - …

COMUNICATO STAMPASPALLITTA

no a nuovi 7.200 alloggi – bisogna rifare lo studio per l’accertamento del patrimonio abitativo Nadia Spallitta , consigliere comunale del gruppo Un’Altra Storia e componente della commissione urbanistica – ha dichiarato: - maggioranza il voto favorevole sulla delibera peep(nuovo piano di edilizia economica e popolare). Pur apprezzando l’impegno della maggioranza che ha accolto, sia pure con qualche correttivo, molte delle proposte dell’opposizione da me presentate in commissione, accogliendo in buona parte un ordine del giorno che tali proposte sintetizzava, la delibera mantiene tuttavia alcuni elementi di criticità. Nel provvedimento si continua a parlare di presa d’atto dell’attuale fabbisogno abitativo, individuato in 7.200 alloggi, mentre, in realtà, non si conosce quale sia l’effettivo fabbisogno. Infatti, la delibera peep si fonda sul censimento del 1991 mentre ne esiste un successivo del 2001 che registra un notevole decremento della popolazione di oltre 30.000 unità, decremento che negli anni futuri è destinato ad aumentare ulteriormente. Nella delibera, poi, non si tiene conto dei flussi migratori, dell’edilizia degradata del centro storico (circa 3.000 alloggi da recuperare) né dell’abusivismo edilizio (circa 3.000 alloggi in sanatoria), senza considerare l’assenza di un censimento del patrimonio immobiliare comunale e pubblico, utilizzabile per questi fini. In altre parole, la previsione di 7.200 alloggi è assolutamente arbitraria e non può essere accertata. A tal fine ho predisposto un emendamento soppressivo di questa parte del deliberato che riconduce l’atto a legalità. Ugualmente ritengo che sia indispensabile, anche per limitare il vasto fenomeno dell’inquinamento ambientale, salvaguardare le aree di verde agricolo residuo, impedendo nelle zone di verde la localizzazione di nuovi interventi edilizi. Ho proposto, infine, che venissero creati e salvaguardati spazi sociali, culturali e sportivi collettivi, allo scopo di ridurre i fenomeni dell’emarginazione tipici delle periferie. -

Palermo, 21 novembre 2008

Nadia Spallitta – gruppo Un’Altra Storia

COMUNICATO STAMPA SPALLITTA

no ad un nuovo sacco di Palermo Nadia Spallitta, consigliere comunale del gruppo Un’Altra Storia e componente della commissione urbanistica – ha dichiarato: - Il mio attuale voto di astensione , sarà un voto contrario in Consiglio se, dalla delibera, non scompare il riferimento alla necessità di costruire 7.000 alloggi. Si tratta, infatti, di una stima falsata in quanto riferita ad un censimento del 1991 che non tiene conto dell’edilizia da recuperare nel centro storico (circa 3.000 alloggi), degli alloggi sanati in questi anni (circa 3.000 alloggi), del decremento costante della popolazione. Non intendo, infatti, partecipare ad un ingiustificato nuovo sacco di Palermo che, questa delibera, se non viene emendata e modificata potrebbe determinare, anche perché, allo stato, non abbiamo alcuna certezza sull’effettiva volontà della maggioranza di salvaguardare il verde agricolo. A riguardo, temo anzi un colpo di mano della maggioranza che possa addirittura in aula incrementare il numero degli alloggi da edificare, distruggendo quelle residue aree di verde che già oggi rappresentano una percentuale molto bassa rispetto all’edificato. Inoltre, nella delibera non c’è menzione né censimento delle zone C previste dal vigente piano regolatore e non ancora utilizzate. Per cui, senza disconoscere la necessità di una programmazione peep, peraltro prevista per legge, la localizzazione di alloggi in aree C, laddove disponibili e che hanno già locazione edificatoria, consentirebbe interventi per edilizia residenziale senza arrecare altri danni al territorio e all’ambiente. -

Palermo, 22 novembre 2008

Nadia Spallitta – gruppo Un’Altra Storia

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